La sua assenza nella gara di andata aveva generato malumori, soprattutto sospetti nella tifoseria friulana che aveva accusato Totò Di Natale di aver marcato visita per un inesistente malanno fisico. Il numero dieci bianconero c’era rimasto male; molto male perché era realmente infortunato e perché per amore dell’Udinese ha rifiutato la Fiorentina, la Juve, il Milan, l’Inter, ancora la Fiorentina, oltre ad aver regalato alla piazza friulana gol in quantità che hanno trascinato quattro volte la squadra in Europa, una volta anche in Champions. Ci si dimentica che Totò quando affronta il Napoli sovente si scatena, cinque delle sue triplette in bianconero le ha rifilate proprio alla squadra della sua città. Ma la memoria a volte è corta… Stavolta il capitano ci sarà. Si è ripreso al cento per cento del problema al ginocchio destro accusato nel finale della gara con il Catania e che lo aveva costretto a saltare la trasferta di Firenze per poi avere un’autonomia limitata lunedì scorso contro la Juventus quando è tornato in campo.
Il gol numero 200. Toto vorrebbe riprendere il discorso con il gol, il 2014, a parte l’inconveniente dell’infortunio al ginocchio, gli è favorevole, ha già segnato 7 reti più una in Coppa Italia. Gli manca un centro per raggiungere quota 200 con la maglia bianconera tra campionato (169 reti), Coppa Italia (13) e Coppe europee (17); ma anche per raggiungere a quota 188 Alessandro Del Piero e Beppe Signori nella classifica marcatori di tutti i tempi in serie A (Totò ha segnato anche 18 gol in A ai tempi dell’Empoli, ndr).
In questa settimana il numero dieci dell’Udinese ha alternato un lavoro con il gruppo ad un altro personalizzato assieme al suo preparatore Paolo Artico. Guidolin, che punta soprattutto su di lui per un finale di campionato che mitighi le delusioni patite sino a questo momento dai bianconeri, lo sta gestendo come fosse una reliquia e spera di riavere il miglior Di Natale.
Il suo futuro. E’ ancora da decifrare. Non è affatto scontato che Totò rimanga ancora a Udine. A Empoli c’è chi lo attende a braccia aperte, Fabrizio Corsi pronto ad affidargli la responsabilità del vivaio, uno dei più fiorenti in Italia. E Totò da anni sogna di insegnare la sua arte ai giovanissimi. Ma se ne riparlerà solo a conclusione del campionato. «Sono decisioni che spettano solo a lui – ha detto Guidolin – Certo è che Totò ha fatto tantissimo per l’Udinese, si è reso protagonista di magie, sicuramente la sua decisione non verrà condizionata dalla stagione dell’Udinese che non è esaltante, ma noi non possiamo sempre andare in Europa; come non si può pretendere che Cancellara, che è un fuoriclasse, vinca tutte le corse. Penso però che alla fine Totò continuerà con l’Udinese».
Fonte: Corriere dello Sport
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