Otto giorni fa pensava di aver conquistato il posto da titolare agli Europei perché non capita spesso di partire dalla panchina, entrare in campo e segnare un gol alla Spagna campione del mondo. Invece, Totò Di Natale è stato costretto ad accontentarsi di una manciata di minuti anche contro la Croazia. Stasera arriva il suo turno ed è un momento cruciale per l’Italia. È pronto il ragazzo di Pomigliano, diventato grande molto in fretta perché a 13 anni era già emigrante del pallone, costretto a trasferirsi ad Empoli per coltivare il sogno di diventare campione. «Ho sempre accettato seranamente le decisioni di Prandelli, se ha bisogno di me sono qui».
Adesso ne ha bisogno, Cesare, che ha riflettuto fino all’ultimo sulla convocazione del capitano dell’Udinese, capocannoniere della serie A per due consecutivi campionati. Sì, perché quella valanga di reti non era stata sufficiente per garantire la chiamata a Di Natale. Un’esclusione l’avrebbe presa con filosofia, adesso è contento di essere nel gruppo e cerca di creare il feeling con tutti. Per fotografi e cineoperatori è uno spasso riprenderlo prima e dopo gli allenamenti. Parla con i suoi compagni di reparto, da Balotelli a Cassano e Giovinco. Li abbraccia, scherza con loro. È più anziano ed esperto, cerca di trasmettere tranquillità in queste ore tumultuose e decisive per il futuro della Nazionale. «Sappiamo bene cosa ci aspetta e anche che il nostro destino dipende dall’esito di un’altra partita. Ma pensiamo all’Irlanda».
Ha ricevuto gli incoraggiamenti di compagni ed ex allenatori. Telefonate e sms, anche quella portafortuna del figlio Filippo, che darebbe consigli tecnici e tattici al celebre e bravo papà, secondo quanto ha raccontato la signora Ylenia. «Totò è scaramantico, non mi ha voluto agli Europei», ha raccontato la moglie dell’attaccante dopo il gol alla Spagna, quando sembrava che potesse subito cambiare il destino di Di Natale. Da panchinaro a titolare, accadrà invece soltanto stasera perché servono uomini forti, di sicuro affidamento, per superare questo ostacolo e vincere, aspettando poi l’esito di Croazia-Spagna.
Totò farà il suo dovere. Vuole regalare all’Italia il gol-qualificazione, magari da dedicare alla madre, scomparsa nel 2007, e all’amico Piermario Morosini, il centrocampista del Livorno stroncato da un malore in campo. Ricordi che lo accompagnano in questa avventura. Al resto, a quell’addio al calcio annunciato dopo una stagione stressante, ci sarà tempo per pensare. Di Natale lo ha ricordato ai cronisti dopo il gol alla Spagna: «Per ora sono concentrato sugli Europei, poi vedremo». Andare avanti lo aiuterebbe ad affrontare con il sorriso anche la prossima stagione.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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