Ricordate il titolo di quel film “All’inferno e ritorno”? In una sua riedizione oggi potrebbe avere come protagonista David Di Michele, che dopo avere sbagliato un calcio di rigore sullo 0-1 Catania (in quel momento il Lecce era praticamente in B) ha guidato la riscossa per una delle vittorie più esaltanti della sua vita calcistica: «Mi è crollato il mondo addosso – dice –. Sbagliare a 20′ dalla fine il gol del possibile pareggio mi è sembrato imperdonabile e ai compagni che mi erano vicini ho detto che, se avessimo perso o pareggiato, avrebbero dovuto menarmi nello spogliatoio. Però è scattata in me e nei compagni la reazione dettata dalla rabbia e una grande spinta ce l’hanno data i subentranti dalla panchina. Corvia, Di Matteo e Bertolacci sono stati davvero bravi».
PERICOLO NAPOLI – Ora però il Lecce è atteso da due incontri difficilissimi con Napoli e Lazio. Di Michele preferisce esprimersi su una sfida alla volta: «Il Napoli è reduce da tre sconfitte consecutive e certamente sarà una squadra arrabbiata e desiderosa di riscatto. Forse sta pagando pegno anche agli sforzi per la Champions e la Coppa Italia, ma è sempre una formazione fortissima potendo contare in attacco su Cavani, Lavezzi e Hamsik, ma anche su una solida difesa. Perciò noi dovremo disputare una gara perfetta, come abbiamo fatto contro la Roma, sfruttando le nostre caratteristiche, e inserendoci in velocità negli spazi».
FIDUCIA – Fatalmente, parlando di salvezza, è necessario far di conto, partendo da un dato di fatto: che il Lecce ha in classifica gli stessi punti che aveva l’anno scorso a 6 giornate dalla fine e Di Michele inietta fiducia e speranza. «La nostra grande speranza è di ripetere quell’impresa, magari salvandoci con qualche giornata di anticipo. Questo è un campionato pazzo, a 20′ dalla fine a Catania sembravamo spacciati e invece ora ci danno tutti per favoriti, abbiamo due partite difficili, ma poi avremo anche due confronti diretti in casa, perciò tentiamo di vincere domenica e poi si penserà agli altri impegni».
In questa impresa saranno determinanti i suoi gol e quelli di Muriel? «Ci vorranno i gol e l’apporto di tutti, con la spinta di Muriel: il ragazzo, con l’estro, la fantasia e la tecnica di cui dispone, spesso fa la differenza,e stiamo lavorando intensamente per migliorare l’intesa tra di noi e capirci meglio in campo». Non c’è due senza tre… Re David si appresta a suonare la carica.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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