Giovanni Di Lorenzo, difensore del Napoli e della Nazionale, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai canali ufficiali Uefa.
Quattro anni fa al Matera in Serie C quando avevi già 24 anni. Che cavalcata!
“Sono passati un po’ di anni. Ripensarci adesso fa un po’ strano. Ho fatto un percorso importante per arrivare fino a qui, ho fatto tanti sacrifici. Adesso mi sto togliendo tante soddisfazioni e mi sto godendo questa bellissima esperienza. E’ stato un anno difficile, ho dato tanto per essere chiamato qui in nazionale. Adesso sono contento di questo mio inizio di Europeo e spero di continuare così“.
Quali sono le chiavi di questa rinascita dell’Italia?
“Il mister è riuscito a creare un gruppo unito, sano. Quando veniamo in nazionale si sta bene e lavoriamo bene e questo si vede anche in campo. Gran parte del merito è del mister che ha creato un gruppo così, un gruppo in cui tutti remano nella stessa direzione“.
Da piccolo eri attaccante e ti chiamavano ‘Batigol’, come festeggeresti un gol agli Europei?
“Sì mi chiamavano così. Non so come reagirei onestamente, dovrei viverlo quel momento. Però sarebbe qualcosa di unico e speriamo che arrivi presto“.
Sei nella top ten dei giocatori più veloci di questi Europei con Spinazzola primo…
“Ho letto questo dato. Spinazzola è velocissimo, sono contento di esserci anche io in questa classifica. Viene tutto tramite il lavoro, ci alleniamo forte e poi in campo si vede in partita“.
Non smettete mai di parlare dell’importanza del gruppo…
“Lo diciamo sempre perché è vero. C’è un bellissimo gruppo, una bellissima atmosfera e credo sia uno dei nostri segreti. Sembra una squadra di club più che una nazionale“.
Dopo vittorie agevoli nel girone, quella sofferta contro l’Austria. Quanto può servire una vittoria così?
“Abbiamo dimostrato che quando c’è da soffrire lo facciamo senza problemi. Abbiamo superato un girone che magari sulla carta poteva essere facile . Ma come ha dimostrato questo europeo nessuna partita è semplice. Quindi siamo contenti della vittoria con l’Austria, una squadra fisica. Lo hanno dimostrato ma anche noi abbiamo dimostrato che quando c’è da lottare non ci tiriamo mai indietro“.
Adesso sfidate una delle favorite per la vittoria finale. Cambierà l’approccio?
“Più si va avanti e più le squadre sono forti. Però l’approccio è sempre il solito. Il mister ci chiede sempre le stesse cose, di divertirci, di giocare con entusiasmo, con coraggio. Questi sono gli elementi fondamentali della nostra squadra. Qualsiasi avversario ci troviamo di fronte cerchiamo sempre di imporre il nostro gioco. Per il momento ci siamo riusciti e speriamo di fare una grande partita anche contro il Belgio“.
Come si ferma Lukaku?
“Lukaku lo conosciamo bene perché lo affrontiamo anche in Serie A. Sappiamo che è un grandissimo attaccante. Ha vissuto una stagione bellissima con l’Inter. E’ da tenere sotto osservazione ma il Belgio ha tanti elementi forti e sarà una grande partita“.
Hai sentito Mertens?
“Sì ci siamo sentiti in settimana. Ci siamo dati appuntamento per questa partita e lo saluterà volentieri. Ho un bellissimo rapporto con lui, anche lui è un grandissimo giocatore e quindi sarà bello affrontarlo da avversario. Potremo anche ‘sfiorarci’ in campo considerando le posizioni, sarà una bella sfida“.
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