Pasquale Padalino, ex allenatore di Di Lorenzo, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di ‘Si Gonfia La Rete’, trasmissione in onda su Radio Marte. Di seguito, le parole dell’attuale tecnico della Juve Stabia:
“Di Lorenzo? Con lui ci sono state due fasi nel rapporto professionale. Quando allenavo il Matera prima sono arrivato, lui giocava da centrale di destra in una difesa a 3. Vedevo che aveva questa propensione nel gioco in avanti ma che era un po’ frenato perché era un po’ un cavallo pazzo. Gli parlai dicendogli che avevo l’intenzione di spostarlo in fascia, una cosa che lui prese in maniera positiva. Da quel momento rimase come terzino. Per Giovanni ho un’ammirazione specialmente come persona, oltre che come calciatore. Lui è stato risconosciuto un po’ tardi dal palcoscenico calcistico ma per sua fortuna e anche mia Mariano Fernandez, il nostro DS, lo prese pagandolo pochissimo. Non avevo dubbi sulla moralità del ragazzo, poi c’erano i presupposti per poterlo vedere a questi livelli. Mi sembrava avere una grande potenzialità che però da centrale non veniva espressa. Lui accompagna molto e ha forza fisica per poter tornare con gli stessi giri. Anche da telespettatore non percepisco mai stanchezza in Giovanni e questo gli fa onore, appartiene ai grandi calciatori.
Il Napoli deve prendere altri Di Lorenzo? Alcuni investimenti vanno fatti dopo un’accurata e scrupolosa ricerca del talento. Giovanni non credo che sia arrivato a Napoli con i favori del pubblico, c’era un po’ di scetticismo. Credo che lui abbia risposto ampiamente. Bisogna investire su giocatori così perché hanno tecnica, duttilità, resistenza ed esplosività”.
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