Da giocatore ha vinto una coppa Italia col Vicenza proprio a spese del Napoli. Da allenatore ha guidato Parma, Chievo e, nei preliminari di Champions League, la Samp. Mimmo Di Carlo è sicuro: «Con 124 milioni il Napoli può costruire una squadra da scudetto e può fare grandi cose in Champions». È la cifra indicata da De Laurentiis mercoledì, anche se ieri sera il dirigente Lombardo ha chiarito: «Il presidente si riferiva ad una disponibilità per complessivi investimenti della società, anche per lo stadio».
Di Carlo, quale reparto rinforzerebbe con 124 milioni?
«Attacco a parte, dove servono uno-due uomini, è la difesa. Il Napoli deve migliorare in quel reparto e già lo ha fatto con l’arrivo di Albiol, giocatore di spessore internazionale, ma non basta».
Dunque serve un terzino o un altro centrale?
«Per come credo giocherà Benitez credono vadano bene Maggio, Armero e Zuniga, ovvero laterali che spingono. Avendo già buonissimi difensori come Cannavaro e Gamberini, servono altri due centrali fortissimi: a me Rami piacerebbe molto, o anche l’italiano Astori».
Tra i pali poche spese: 5.5 per Rafael e Julio Cesar gratis…
«Rafael ha talento e crescerà. Se sta bene ed è motivato, Julio Cesar è ancora tra i migliori al mondo. De Sanctis è un ottimo portiere ma Julio Cesar ha maggiore esperienza internazionale».
E a centrocampo?
«Obi Mikel, che piace a Rafa, sarebbe un acquisto di grande spessore, se non può arrivare perché ci sono già troppi extracomunitari, credo che la pista francese con Gonalons o Capouè sia ottima, tenendo conto che il Napoli ha già elementi come Inler, Dzemaili e Behrami».
Cosa fare in attacco?
«Cavani è unico, meglio pensare a distribuire le reti su più giocatori. In questo senso gli acquisti di Callejon e Mertens sono ottimi: si tratta di giocatori di qualità, rapidi e che hanno anche il senso della rete. Elementi che si aggiungono ad Hamsik, Pandev e Insigne: non è poco».
Con Higuain e Leandro Damiao che reparto sarebbe?
«Eccezionale. Higuain non devo scoprirlo io, è un grande attaccante, credo funzionale al gioco di Benitez, come lo sarebbe il brasiliano. Sono due attaccanti di livello internazionale, in grado di alternarsi senza far perdere competitività alla squadra. Certo, se il Napoli li prende entrambi diventa uno squadrone»
Fonte: Il Mattino.
La Redazione.
D.G.
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