Prende forma il piano anti-Napoli. Non possono farsi troppi scrupoli al Cesena perché c’è una classifica da puntellare e la differenza di valori non può essere all’ordine del giorno in casa bianconera dove puntano a far prevalere la fame e la volontà di tirarsi fuori dai guai. Mimmo Di Carlo studia le mosse nel quartier generale bianconero di Villa Silvia, al centro sportivo Rognoni dove la squadra sta cercando di mettere a frutto la sosta nel migliore dei modi. Il portiere della Primavera, Alberto Iglio, è stato aggregato con la prima squadra, mentre non si tirano indietro Magnusson colpito dalla febbre né Tabanelli che ha avvertito dolore al piede sinistro, con Bressan che lavora a parte e Marilungo e Renzetti che portano avanti un programma personalizzato.
CONFERME E BALLOTTAGGI. Va sul sicuro Di Carlo che insiste con la formula 3-5-1-1 dove il dubbio maggiore può dirsi legato alla posizione di Giorgi: potrebbe essere impiegato come esterno destro di centrocampo, pur non scartando a priori la possibilità che venga utilizzato da mezz’ala al posto di Carbonero, con l’inserimento di Perico. Giorgi si è sempre messo a disposizione dell’allenatore: si ricorda l’impiego come terzino destro contro il Genoa al Manuzzi. In mezzo al campo va considerato favorito De Feudis su Zé Eduardo, mentre in attacco si va verso la conferma di Hugo Almeida.
DI CARLO AVVERTE. Mimmo Di Carlo mette in guardia i suoi ma avverte anche il Napoli. Il tecnico dei romagnoli parte dalla massima considerazione per Benitez. L’ha sottolineato a gran voce: «E’ un allenatore con una mentalità europea, è stato molto intelligente a proporre una squadra con una propria personalità. Noi dovremmo essere bravi a sfruttare qualche loro difficoltà». Si è portati a pensare che la sosta possa servire all’allenatore per conoscere ancor meglio il gruppo e l’ambiente nella sua missione complicata. Eppure Di Carlo ne avrebbe fatto volentieri a meno: «Avrei preferito spostare più avanti il Natale e lavorare per altre 2-3 settimane con il gruppo. Dopo la partita col Sassuolo c’era bisogno di lavorare sul campo e di cavalcare il pareggio. Invece per 7 giorni non ci siamo visti. Peccato, meno male che ora stiamo recuperando».
Fonte: Corriere dello Sport
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