Il cantante Peppino Di Capri ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Radio Club 91 soffermandosi, tra le altre cose sul club azzurro e sul suo ruolo come attore nel nuovo film di De Laurentiis. “Se non fossi esistito, non si sarebbe potuto produrre il film – commenta Di Capri reduce di recente dallo spavento di perdere il figlio “vivo per miracolo. La sera degli attentati a Parigi doveva essere al Bataclan”. Il cantautore che non ha “ancora visto il film” di cui è protagonista, rivela di essere stato “incastrato da Aurelio De Laurentiis a 20 minuti del fischio di inizio di una partita del Napoli. Ho firmato alla cieca. Siamo amici, mi ha detto, tua moglie mi fa gli spaghetti ed i paccheri alla genovese. Ho temuto di essere accusato dai tifosi del Napoli che per prendere me al cinema, non ha acquistato giocatori. A Capri ci sono molti Juventini – osserva Di Capri – e anche i miei fratelli sono quasi tutti juventini ma nessuno è perfetto”
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