Lo temono più di tutti ma lo rispettano. German Denis ha dimostrato realmente cosa nutriva e nutre ancora per Napoli e per il Napoli: affetto sincero. Lo ha dimostrato sia con la maglia dell’Udinese che con quella dell’Atalanta. Non solo non ha esultato quando è andato a bersaglio con la maglia dei friulani e anche con quella neroazzurra, ma si è quasi scusato. Un gesto raro quanto nobile. Denis non ha mai perso contro il Napoli: tre vittorie su quattro di cui due al San Paolo e un pareggio. Senza peraltro mostrare mai un filo di acredine nei confronti di chi lo aveva lasciato andare su due piedi nell’estate del 2010. Solo un forte spirito di rivalsa interiore come a dimostrare che lui in quell’organico ci sarebbe potuto rimanere tranquillamente. E che giammai avrebbe lasciato una città in cui si era ambientato così bene da sentirsi napoletano dentro. Ma così va il calcio. E oggi Denis, grazie alla sua tenacia e al suo spirito battagliero in zona gol, ha saputo rimettersi in gioco e smentire persino i più scettici. Sedici gol nella passata stagione. Appena due quest’anno. Ma anche tanti assist che hanno spinto l’Atalanta ad annullare persino un handicap così pesante. Non a caso, Colantuono stravere per il «Tanque» e Percassi l’ha preso così a ben volere da mettergli a disposizione una villa in periferia di Bergamo con tanto di beauty farm al piano sottostante. Denis vive lì con la sua famiglia, i due figli vanno a scuola a Bergamo (il terzo è ancora piccolo) e la tifoseria nerazzurra lo ha eletto a proprio beniamino. Il bomber che il Napoli prelevò dall’Independiente nel 2008 ha da poco compiuto trentuno anni e ha sottoscritto un contratto con la Dea che scade nel 2015. « Ma difficile dimenticare Napoli e le grigliate che facevamo a Castelvolturno o a casa del Pocho. Una città e una tifoseria straordinarie. Ma ora appartengo all’Atalanta e farò di tutto per segnare un gol », riferisce ai tanti amici e estimatori che sente al telefono da Napoli.
I PRECEDENTI – Denis ha affrontato quattro volte da ex il Napoli: con l’Udinese vinse sia all’andata (3 a 1) che al ritorno (1-2). Fu lui ad andare in gol al San Paolo andandosi poi a scusare sotto la curva. Con l’Atalanta, invece, a novembre scorso, Denis portò in vantaggio i suoi prima che Cavani nel disperato finale riuscisse a strappare il pari. A Fuorigrotta, infine, altra vittoria (1-3) ma lasciando il San Paolo a testa alta. Per lui, il Napoli resta il primo amore, non lo dimenticherà mai anche se a farsi rimpiangere prova sempre particolare piacere.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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