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Delude anche Rossi, Villarreal sempre più in crisi

Dopo l’ennesima partita catastrofica, vista contro il Levante, il Villarreal, è chiamato a riscattarsi nel turno infrasettimanale di Liga. La decima giornata non porta migliori auspici al sottomarino giallo, dato che gli uomini di Garrido, saranno ospiti della squadra, che attualmente non solo è tra quelle più in forma in campionato (solo il Levante ha fatto meglio), ma anche in Europa. Il Real Madrid, infatti, è l’unica compagine a punteggio pieno in Champions League.
Il Villarreal, per cercare di vincere deve compiere un’impresa alquanto ardua, quasi proibitiva, verrebbe da dire. Infatti, anche i bookmakers danno per spacciato il Villarreal, visto che quotano una sua eventuale vittoria a 20; già questa cifra ci fa capire quante sono misere le possibilità di vittoria del Villarreal al Bernabeu. L’allenatore Garrido, rispetto alla partita persa in casa col Levante, presenta alcune novità, a
partire dal modulo che non sarà il solito 4-2-3-1 ma il 4-3-2-1, con questa formazione: D.Lopez; Zapata Musacchio Gonzalo Català; Bruno Borja Valero Cani; De Guzman; Marco Ruben; Rossi.
Da come si può notare nella formazione, ci sono due volti nuovi rispetto al match di domenica sera: Musacchio e Marco Ruben al posto di Marchena (che i tifosi non hanno mai amato visto il suo lungo passato nel Valencia) e Marco Ruben che gioca al posto di Perez, impalpabile col Levante.
Il Villarreal, inizia la gara, con sofferenza, subendo da subito le merengues. Dopo solo sei minuti Benzema li castiga, approfittando di un bell’assist di Di Maria. Rossi e compagni sono completamente in balia degli avversari; infatti, il Real Madrid, dopo qualche occasione sprecata, trova il meritato raddoppio. La partita del Villarreal sembra quasi la fotocopia di quella col Levante, non riesce a creare occasioni da rete.
La squadra di Garrido, cerca di macinare gioco, ma quasi sempre sterile, conquista calci da fermo ma sempre inconcludenti, Rossi è sempre ben marcato dai due centrali madrileni. Il Villarreal prova a giocare e ad affacciarsi dalle parti di Casillas, ma a sua volta concede molti spazi e il Real ha varie opportunitàc per chiudere definitivamente la partita. Rossi e compagni sembrano accusare la pressione degli avversari, e dopo molteplici possibilità di realizzare il terzo gol della serata, gli uomini di Mourinho riescono a trovare la via del gol grazie ad Angel Di Maria. Il Villarreal, malgrado il netto svantaggio, riesce a trovare la forza di reagire, approfittando del rilassamento del Real, Chi dà l’impressione di crederci di più, è sicuramente Cani, che prova tirando dalla distanza, ma per sua sfortuna Casillas è attento e blocca. Cani, che è apparso il più positivo contro il Levante, anche stasera sta confermando l’ottima prova fornita domenica sera. Il primo tempo si conclude col punteggio di 3-0 per le merengues. Prosegue la crisi nera che ha colpito il Villarreal , che sembra il lontano parente di quello che abbiamo visto nella scorsa stagione. Un brutto ritorno a casa per il portiere D.Lopez, cresciuto nelle giovanili del Real Madrid, assolutamente privo di colpe in occasione dei gol. Il secondo tempo inizia con gli stessi effettivi del primo tempo e ci si aspetta una reazione del “sottomarino giallo”, ma a quanto pare Ronaldo e compagni non sono ancora sazi, e cercano con insistenza il quarto gol anche attraverso calci
piazzati. La partita si incattivisce, infatti i numerosi falli fischiati e ammonizioni, non la rendono scorrevole. Cani prova a lanciare Rossi, ma purtroppo è in offside, dopo quest’azione Garrido sostituisce l’attaccante italiano, che anche stasera, delude.
Il Villarreal cerca di segnare il gol della bandiera tramite calci d’angolo, ma purtroppo non ci riesce, ed inizia a commettere falli di frustrazione. Il Real Madrid controlla bene la partita, rischiando poco o nulla. La partita termina col punteggio di 3-0 per le merengues, che dopo solo mezz’ora chiudono la pratica Villarreal. Un’altra prestazione opaca per gli uomini di Garrido, che non riescono più a segnare. Si salva solo Cani, ma non basta.

A cura di Alfonso Infantino

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