Una sconfitta che brucia, ma i lati positivi in casa Genoa non mancano. Rispetto alle scorse partite, la squadra ha dimostrato di spirito di reazione e notevoli progressi a livello tattici e caratteriali che fanno ben sperare in vista dell’immediato futuro.
«Quella imboccata è la strada giusta per andare avanti e ottenere buone soddisfazioni – assicura il tecnico rossoblù Gigi Delneri – La squadra sta cambiando umore e atteggiamento, nonostante al momento ripeta ancora certi errori, ma in due settimane non avremmo potuto fare di più. Anche a livello fisico paghiamo qualcosa e lo dimostra quanto accaduto ad Antonelli e Bertolacci, costretti a chiedere il cambio perché non stavano più in piedi».
Un’analisi improntata all’ottimismo, anche se il quinto k.o. consecutivo proprio non va giù.
«Abbiamo pagato dazio su errori individuali, quando i giocatori erano ormai stanchi, e sotto un certo punto di vista è comprensibile – prosegue il mister – Con un pizzico in più di serenità sono convinto che avremmo addirittura potuto conquistare il risultato pieno. A far male è soprattutto il quarto gol subito: già sarebbe stato difficile spiegare una sconfitta per 3-2, figurarsi un punteggio ancora più pesante?».
Attorno alla squadra, però, si respira un clima diverso. «Il pubblico di Genova ci ha dato una iniezione di autostima – rimarca Delneri – e da ora in poi dobbiamo lavorare sodo sia per noi che per i tifosi. Su queste basi, da oggi bisogna costruire il Genoa».Domenica il Grifone è chiamato a disputare una gara da non fallire: il derby della lanterna.
«Al di là delle posizioni di classifica delle due squadre, non sarà una gara in tono minore – garantisce l’allenatore del Genoa – e noi cercheremo di disputarlo al meglio, contando anche sul recupero di giocatori importanti. Sarà una sfida emozionante, sentita da tutta la città. Con Borriello a fianco, anche Immobile potrà trarre benefici significativi. Ci attende una settimana di lavoro intenso: abbiamo compiuto un passo avanti, adesso non resta che proseguire in questo modo».
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
