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Della Valle: “Squalifica B.Valero? Persa occasione per dialogo, trattato come De Rossi”

Chi si aspettava una Firenze pronta ad accettare il contentino , il sapere di poter utilizzare almeno a Napoli il suo Borja Valero è sicuramente rimasto deluso. Il giorno di sconto al giocatore spagnolo in realtà ha reso tutti furibondi. E ora la spaccatura fra la città, i Della Valle da una parte e il Palazzo degli Arbitri è totale. Chi ieri ha sentito e visto il presidente viola Andrea racconta di un uomo determinatissimo, che ai più stretti collaboratori ha detto che questa vicenda è davvero la cartina al tornasole di tutto quello che non va. Si è consultato con il fratello Diego e con il presidente esecutivo Cognigni e poi ha deciso di utilizzare la sua Violachannel.

SCONFITTO IL CALCIO –  Poche parole amare, gelide: «È una sconfitta per il calcio. Si è persa l’occasione per iniziare un percorso impostato sul dialogo costruttivo, nonostante le immagini fossero molto chiare. Soprattutto mi dispiace per il ragazzo, che non meritava questa sentenza» . Un’occasione persa, ha voluto far sapere a tutti, ma allo stesso tempo ha fatto capire che da oggi in poi sarà lui a prendere il mano la situazione. Perchè Della Valle che era stato tutto il giorno a Firenze aveva respirato bene l’aria della città, una sorta di ossigenazione che gli aveva confermato quello che già pensava: che è arrivato il momento di rimettere in discussione tutto. Perchè il calcio è oramai a un bivio: o cambia oppure rischia davvero di implodere. E tutto questo succedeva mentre la città lievitava di rabbia.

NON CI FERMIAMO –  La protesta di Firenze non si fermerà, se qualcuno pensava che la riduzione di una giornata della squalifica per Borja Valero potesse essere valutata come un passo avanti…si sbaglia. «Al massimo un brodino…» . Nessuno per la verità si aspettava un atto di coraggio, un ripensamento davanti all’evidenza televisiva, nessuno sperava. I leader dell’Atf (associazione tifosi fiorentina) hanno reagito con un sorriso a quel parzialmente accolta  perchè: «Sapevamo che avrebbero soltanto applicato il regolamento…».  Così Federico che già era avvelenato per i problemi riguardanti biglietti per Torino e limitazioni. Il Palazzo è fatto così. Mai un passo indietro, mai una riflessione sull’incredibile e anacronistico: gli arbitri non sbagliano. Gli ultrà viola lo ripetono fino alla noia, invadono massicciamente la rete e già fanno sapere che la protesta si sta riorganizzando. Nuove forme, nuove manifestazioni, spazio alla fantasia.

NUOVE INIZIATIVE –  Intanto la notizia rimbalzava sulle mura di Firenze, un ping pong interminabile. Una sola conclusione: la protesta deve diventare generale, con obiettivi precisi. 1) Lottare per la moviola in campo. E’ un passaggio nel quale, sostengono molti leader del tifo, è possibile trovare altre adesioni, fra tecnici, giocatori, presidenti, mass media. Potrebbe diventare la testa di ponte per una vera trasformazione del calcio. 2) Portare la protesta laddove c’è il Palazzo. Non è escluso che la contestazione si trasferisca dal Franchi al Centro tecnico di Coverciano, sede anche degli incontri del settore arbitrale e della dirigenza del calcio.

GIUSTIZIA MORTA – Anche il presidente del Centro di Cordinamento Viola Club ha reagito con ironia e fastidio alla notizia del contentino della riduzione di una giornata di squalifica per Borja Valero: «E’ una decisione che non fa giustizia  – ha detto Pucci – se si pensa che De Rossi ha avuto lo stesso tipo di provvedimento rispetto a quella di Borja ci viene da ridere. Un pugno da una parte e il… niente dall’altra. Nemmeno le immagini che erano di formidabile chiarezza sono servite, è la nuova conferma, anche se non ce n’era bisogno, che oramai c’è chi nega pure l’evidenza…» . Ma è chiaro che adesso al di là delle manifestazioni di protesta tutti aspettano i fratelli Della Valle.

Fonte: Corriere dello Sport

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