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Delio Rossi: “Stop al trio d’attacco la mossa decisiva”

«Juve avanti grazie a episodi gli azzurri non escono ridimensionati dalla sfida»

Due episodi. Non una questione di gioco, né di organizzazione, e neppure di sentimenti. Per Delio Rossi, ex tecnico di Lazio e Fiorentina, non va misurato in punti il distacco della Juve dal Napoli: «Ma cosa c’è da rimproverare agli azzurri? Hanno giocato a testa alta, poteva tranquillamente finire 0-0 la gara di ieri sera e il mio giudizio sarebbe rimasto lo stesso».
Però è finita 2-0 per la Juve.
«Era una partita bloccata, sarebbe potuto succedere qualcosa solo su palla da fermo. È evidente che sul gol di Caceres c’è stato un difensore del Napoli che non ha seguito le indicazioni del proprio allenatore. Ma la Juve ieri non è stata più brava del Napoli».
Più fortunata, allora?
«Neanche. È stata concreta, ma non c’è stata superiorità né tecnica né tattica nel corso dei novanta minuti da parte dei bianconeri. Al contrario, per alcuni tratti meglio il Napoli».
Gli azzurri escono ridimensionati dopo il k.o. dello Juventus Stadium?
«La Juve è la squadra più forte di tutti. Ma non perché ieri ha battuto il Napoli: lo è dall’inizio della stagione. Ma la squadra azzurra non ha mostrato di esserle inferiore».
Nonostante il risultato?
«Come potrei cambiare opinione se a 10 minuti dalla fine il risultato era sullo 0-0? Non ho visto negligenze del Napoli, ho visto la solita organizzazione, una enorme autorità con cui è scesa in campo e la puntuale scintilla nelle ripartenze».
Le partite si vincono in 14, panchine comprese?
«È sempre stato così, non certo perché ieri hanno segnato due giocatori che partivano tra le riserve».
Secondo lei, poteva entrare prima Insigne?
«Non vedo perché un tecnico che sta pareggiando fuori casa una gara contro una delle migliori formazioni italiane debba fare necessariamente dei cambi.
L’ha delusa il suo ex pupillo, Pandev?
«No, mi sembra che abbia fatto in pieno il suo dovere. Lui è uno di quei giocatori che si esalta dopo una bella giocata che ieri non è arrivata, ma ha svolto un lavoro super. In generale però il Napoli ha sofferto perché i tre là davanti non sono riusciti a rendersi pericolosi come invece succede spesso».
Merito di Chiellini e soci?
«La Juve ha fatto la Juve: ha giocato con fisicità e con organizzazione difensiva. Non mi sembra che abbiano inventato nulla di speciale per fermare Cavani e gli altri attaccanti del Napoli».
Il Napoli pericoloso, con le sue accelerazioni, con i suoi uomini svelti non ha però fatto barcollare quasi mai i bianconeri?
«Non ci sono state tante ripartenze per la grande accortezza dei difensori della Juve, per il lavoro sulle fasce, per la pressione dei centrocampisti e degli attaccanti».
Lei si è divertito?
«Sì, ho visto una gara piacevole per intensità e per i ritmi con cui si è giocata».
La lotta scudetto sarà un affare a due tra Juve e Napoli?
«Penso che il Napoli abbia poco da recriminare, la stagione è lunga ma la Juventus è, detto con tutta sincerità, la favorita».
Avesse vinto il Napoli?
«Poteva succedere. Non mi sarei stupito. Ma sarebbe stato fondamentale per l’autostima dei ragazzi».
Assolve ogni decisione di Mazzarri?
«Fa sul serio? Il Napoli ha perso questa gara solo per due episodi. La differenza con la Juve è stata tutta qui».

Fonte: Il Mattino

La Redazione

P.S.

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