Le lacrime dell’Olimpico, gli applausi dei trentamila palermitani, il sogno della seconda Coppa Italia svanito dopo una spettacolare finale contro l’Inter. Delio Rossi è fermo a quella sera, poi ha salutato il Palermo e ora è alla finestra in attesa della chiamata giusta, di un progetto coinvolgente che gli faccia scattare la voglia di rientrare. Segue, legge, s’informa, programma, il calcio è sempre al centro della sua vita.
Come giudica il mercato del Napoli?
“Sono stati fatti acquisti mirati per migliorare l’organico e renderlo ancora più affidabile. Il Napoli dovrà battersi su due fronti e occorre una rosa adeguata, la società sta lavorando in quest’ottica. Soprattutto si sta puntando su giocatori funzionali al progetto di Mazzarri, come Britos, Inler”.
Già, Inler: oggi è attesa la fumata azzurra…
“Ritengo che il Napoli abbia fatto bene a insistere e non mollare su suggerimento di Mazzarri. Inler è un centrocampista molto importante, bravo sia nell’interdizione che nella costruzione. In fase di non possesso i centrali del Napoli erano già affidabili l’ano scorso, con Inler si migliorerà anche la fase di possesso palla”.
Tenere Hamsik e Lavezzi sarebbe importante?
“Hamsik è un centrocampista offensivo dalle caratteristiche molto particolari, uno dei pochi che giocano in quel ruolo che riesce ad assicurarti nove-dieci goal a stagione. Nel suo ruolo è uno dei più forti al mondo. Lavezzi è più attaccante ed a Napoli con il modulo di Mazzarri ha reso al massimo. Tenere tutti dopo la riconferma di Cavani sarebbe senz’altro un altro segnale importante”.
Pastore al Napoli, possibile secondo lei?
“Pastore è un predestinato. Lo ho allenato e sono convinto che è destinato a uno dei più grandi club europei, non so se subito oppure tra un anno ma ci arriverà certamente. Il Napoli? Non lo so, dipenderà dalla pazienza di qualcuno, sicuramente le sue caratteristiche si avvicinano di più a quelle di Lavezzi. Rispetto ad Hamsik è un altro tipo di calciatore”.
Sanchez al Napoli, potrebbe accadere?
“Su Sanchez c’è il Barcellona, la concorrenza è di altissimi livelli. E poi il Napoli ha una logica di mercato vincente, una strategia che sta dado i suoi frutti e sta proseguendo i questa direzione. Acquisti mirati e funzionali al progetto tecnico ed economico del club”.
Il Napoli in Champions come lo vede?
“Rispetto all’Europa League sarà tutta un’altra storia. Il Napoli ci è arrivato con merito e se la giocherà con la massima convinzione provando ad andare avanti il più possibile. Sicuramente è una grande attrazione, l’importante sarà gestire le energie fisiche e mentali per evitare pericolosi contraccolpi in campionato”.
Già, il campionato: possibile ripetersi?
“L’anno scorso il Napoli ha fatto cose straordinarie, ripetersi non è mai facile. Il Milan si è rinforzato e resta favorito, poi l’Inter. La Juve si è affidata alla juventinità e difficilmente sbaglia due volte di fila. Il Napoli sta facendo le cose giuste sul mercato, la società è sana, l’allenatore molto preparato. Ecco, mi fa piacere che queste quattro squadre siano allenate da tecnici italiani: un segnale importante per il nostro calcio. Sono curioso di vedere Luis Enrique alla Roma”.
L’effetto San Paolo, un’arma in più?
“Ho sempre scelto piazze passionali perché so quello che di positivo può darti la spinta dei tifosi. Il ritorno in Champions è molto atteso, quindi ci sarà grande entusiasmo. Però bisogna partire con cautela e non disunirsi di fronte a qualche difficoltà inevitabile”.
La Redazione
C.T.
Fonte: Il Mattino
