Ha parlato ai microfoni di “Si Gonfia la Rete“, trasmissione in onda su Radio Marte, Luigi Del Neri: “Di Natale e Insigne si somigliano molto, Totò nell’Empoli giocava sempre a destra, entrambi hanno delle qualità abbastanza similari soprattutto nel far gol e nell’uno contro uno. All’interno del campo, come Di Natale, Insigne ha più spazio per incidere e non è confinato sulla fascia. Insigne è un pericolo pubblico costante. Per il Chievo è un momento complicato, anche per le vicende d’inizio stagione che non sono legate al calcio. Adesso devono produrre uno sforzo importante per restare in Serie A, ma il tempo c’è e bisogna vincere gli scontri diretti che sicuramente non saranno le partite contro il Napoli. Ma un buon risultato può dare fiducia e indicazioni per il futuro. Spero che faccia bene e si possa risollevare, il Chievo ha fatto la storia della Serie A con 20 anni in massima serie, e nel calcio basta poco per ricevere energie positive extra. In Ancelotti ho notato la stessa saggezza e il saper gestire gli uomini di sempre, Sarri per questo gruppo è stata una guida importante, ma con Carlo si sono adattati bene visto anche il cambio di posizione di Hamsik e Insigne. Il mio primo anno alla Juve è stato di assemblaggio, è cambiata la società e lo staff dirigenziale. Alcuni calciatori dovevano essere mandati via e altri riconfermati, fu un anno sfortunato anche per colpa degli infortuni, soprattutto per quello di Quagliarella che fino a quel punto aveva fatto 10 gol“.
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