Per il Napoli e Benitez “garantisce” lui. Vicente Del Bosque è amico di Rafa ed è convinto che farà bene, magari che riuscirà a vincere lo scudetto. Gli abbiamo chiesto di parlare del tecnico azzurro, degli spagnoli della Serie A, di Prandelli e Balotelli e il ct della Roja non si è tirato indietro.
Del Bosque, cosa pensa di Benitez?
«E’ un allenatore che ha fatto la gavetta, che ha una grande passione per il calcio e un record fantastico di vittorie. E’ arrivato al top grazie al suo lavoro e si è meritato tutto quello che ha conquistato».
Rafa dice spesso che lei è uno dei tecnici ai quali si è ispirato.
«Non credo di averlo ispirato, ma abbiamo lavorato insieme nelle giovanili del Real Madrid (alla metà degli anni ‘80) e ci siamo confrontati su tanti argomenti, compresa l’alimentazione dei calciatori. Mi ricordo che già allora aveva una visione chiara del suo futuro: voleva a tutti i costi diventare un allenatore professionista, uno dei migliori».
Si aspettava che Benitez ce l’avrebbe fatta?
«Sì perché aveva tutte le doti necessarie: notevoli qualità, molta ambizione e un gran desiderio di imparare dai tecnici più bravi. Ha viaggiato molto e li ha studiati, per capire come si evolveva il calcio. Voleva diventare un vincente e ci è riuscito».
All’Inter ha alzato due trofei, ma è durato solo sei mesi. Al Napoli può vincere di più?
«Farà un buon lavoro e tutto il possibile perché la squadra disputi una grande stagione».
A parte il ko con l’Arsenal, Benitez finora è andato alla grande.
«In tv ho visto quasi tutte le partite del Napoli e mi è sembrata una formazione ben costruita, già amalgamata sul campo. Ha ottime individualità e può restare in alto in classifica fino alla fine. A centrocampo e in attacco, in particolare, ha tantissima qualità».
Un contributo importante lo sta dando Callejon.
«E’ ancora molto giovane, ma ha già fatto vedere cose importanti. Ha grandi mezzi fisici, è rapido e dispone di una buona tecnica. Sulla fascia sfrutta al meglio le sue qualità offensive. Ha iniziato bene e sono convinto che disputerà un’ottima stagione».
Pensa di convocare Callejon in Nazionale?
«E’ bravo e lo stiamo seguendo con attenzione, come tutti gli spagnoli che militano in altri campionati europei».
Albiol ha fatto bene a scegliere il Napoli?
«Per noi era importante che tornasse a giocare con continuità. Adesso lo sta facendo e siamo soddisfatti. Con una continuità di impiego che non aveva al Real Madrid, ritroverà tutta la sua sicurezza. Per il calcio italiano è adatto e lo sta dimostrando: tatticamente è bravo e si muove bene nella difesa a quattro. E’ un centrale molto completo che sbaglia poco, è forte di testa e tocca bene il pallone».
Si aspettava che Reina diventasse un idolo per i napoletani in così poco tempo?
«Pepe è un ottimo portiere e sono felicissimo che stia giocando. Era reduce da grandi stagioni in Inghilterra e viste le sue potenzialità ero convinto che al Napoli avrebbe fatto bene. E’ completo, ha grande sicurezza in sé e spero che continui così per venire con noi ai Mondiali. Su di lui puntiamo».
Higuain non è spagnolo, ma lo ha visto giocare tante volte nel Real. E’ l’uomo giusto per sostituire Cavani?
«E’ un attaccante con molta energia, che partecipa tanto alla manovra e che sottoporta è efficace. E’ ancora giovane, ma grazie agli anni in Spagna è molto cresciuto e si è formato calcisticamente. E’ arrivato in Serie A al momento giusto e vedrete che farà grandi cose».
Il Napoli può vincere il campionato?
«La stagione è appena iniziata, ma il Napoli può lottare per lo scudetto. Non ha solo Callejon, Albiol, Reina e Higuain, ma anche una grande organizzazione tattica e altri campioni».
Uno di questi è Hamsik.
«Benitez è bravo a valorizzare i talenti. Hamsik ha già alle spalle un’ottima carriera, ma è in crescita e il fatto di giocare in una squadra molto organizzata gli permetterà di migliorarsi ulteriormente».
E’ la Juventus la principale rivale del Napoli nella lotta per lo scudetto?
«La Juve è una squadra ben costruita e non a caso costituisce la base della Nazionale. Ha giocatori che hanno vinto gli ultimi due scudetti e un allenatore bravo. Può far bene sia in Italia che in Europa».
Fonte: Corriere dello Sport
La redazione
F.G.
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