Benitez li ha risolti, i problemi. A qualche compagno, invece, un po’ comincia a crearli. E’ la concorrenza. E’ la capacità di giocare ovunque e al posto di tutti. Sa adattarsi, sacrificarsi e interpretare il ruolo. Questione di caratteristiche. Ma pure di disponibilità nell’accettare ogni decisione. La prende con filosofia. E allegria. Insomma è un jolly vero. Sorride anche. Sempre. Come quelli nel mazzo al tavolo verde. Jo(ker)nathan de Guzman, la carta vincente. O almeno risolutiva. La giochi, e non sbagli mai. In ogni momento, in qualsiasi posizione. Lui, Jo, un ruolo ce l’avrebbe pure. E così s’era presentato: «Sono uno da box to box». Cioè da area ad area, attacca lo spazio e la porta, gioca verticale. Eppure, ormai, fa l’orizzontale. Sta a destra, si piazza al centro e ora anche sinistra. Se n’è accorto Mertens a Doha. Vabbè la caviglia, che un po’ gli dava fastidio. Però mancino c’era lui, de Guzman. E più che farlo il jolly, l’ha trovato: un guizzo decisivo. Coi suoi tempi e modi. Una “accelerazione lenta” e palla sulla testa di Higuain. Tutto con due piedi, d’abilità più che di velocità. INTUIZIONE. De Guzman il multiuso. E multietnico. Canadese di nascita, cresciuto nell’Azzurro Toronto: quando dici il destino. Papà filippino, mamma giamaicana, passaporto e nazionale olandese. Giocava in Spagna. Finì in Galles. Ora è in Italia: e se la gode: fa assist e segna, con una media che non ha mai avuto in carriera. Un gol ogni 97,5’. Sarà l’aria del San Paolo ad esaltarlo: fece già gol con lo Swansea in Europa League. Storie imprevedibili del mercato. Fernandez scambiato di fatto con Michu e de Guzman, due jolly. Ma solo uno ride… Un’intuizione di Benitez. Esterno là dove nessuno mai l’aveva fatto giocare. Ed ha avuto ragione. Ala destra contro lo Slovan, trequartista col Cagliari, largo a sinistra in Qatar. Un po’ di tutto. Corre e rincorre. Pressa. Vede il gioco. Sa infilarsi e buttarsi dentro. E segna. La prima rete, last minute, al debutto col Genoa. Sei totali fin qui: tripletta allo Young Boys, gol pesante con l’Empoli e il nome nel tabellino anche col Cagliari. Gioia e considerazione in crescendo. Come le opportunità e la capacità di incidere. Però che felicità per quell’assist a Doha. Le foto twittate sul suo profilo, estasi da trionfo. De Guzman abbraccia tutti, da destra a sinistra. E’ ovunque. In campo e pure quando festeggia.
Fonte: Il Corriere dello Sport
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