La notte del Bimbo d’oro. La notte magica di un sogno, di una stellina e di un amore pazzo prima ancora di una cena a lume di candela. Se è vero che l’amichevole di mezza estate, Napoli-Bayer Leverkusen, non passerà alla storia per le motivazioni, è altrettanto vero che quella in programma stasera alle 21 al San Paolo resterà negli annali della vita azzurra come la partita del debutto a Napoli di Lorenzo Insigne. Nella sua città, davanti al suo popolo e a 25mila spettatori. Da titolare insieme con Goran Pandev. Tutto vero. Tutto bello.
LA DEDICA – Roba da non credere? Macché, credeteci eccome. Perché Insigne è il talento puro, l’estro che duetta con il gol: logico che Mazzarri punti a responsabilizzarlo e a valutarne la tenuta. Sacrosanto. Gli occhi del San Paolo, già innamorato di Lorenzo dopo aver amato Lavezzi, il Pochò che non c’è più, saranno tutti per il Bimbo d’oro: e pioveranno cori d’incoraggiamento e carezze. Le stesse che Lorenzo ha dedicato al suo scopritore: «Inter e Torino mi bocciarono, ritenendomi troppo piccolo: in me ha creduto soltanto il direttore Santoro». Giuseppe Santoro, ex numero uno del vivaio e oggi collaboratore di Mazzarri: acquistò Insigne, tra le risate collettive, per 1.500 euro. E oggi a ridere è lui. Anzi il Napoli.
FAMIGLIA AL COMPLETO – In tribuna, ovviamente, ci saranno anche gli esponenti della famiglia al completo: don Carmine, il papà (mancino) che come Lorenzo (destro) sognava di sfondare da attaccante e che poi, dopo le giovanili della Casertana, fu indirizzato da suo padre ad abbandonare il calcio; donna Patrizia, la madre; i fratelli Antonio, Roberto (talentuoso centrocampista della Primavera azzurra) e Marco. Tutti lì. Tutti insieme appassionatamente per il debutto al San Paolo. Bentornato a casa. Con tanto di lacrime di gioia e di orgoglio. E con la speranza di vedere la linguaccia alla Del Piero in segno di festa.
LA VIGILIA – Al di là di tutto, oggi a casa Insigne si brinderà: perché dopo l’esordio in serie A lontano da Napoli – a Livorno e grazie a Mazzarri -, la mezza stagione con la Cavese, i campionati trionfali con il Foggia e il Pescara, e la convocazione in Under 21, Lorenzo debutterà nello stadio dei suoi sogni. Emozione? Beh, ieri mattina, alla vigilia, il giovanotto ha parlato poco: concentrato già prima di arrivare al centro sportivo di Castelvolturno per l’allenamento, e comunque non ancora certo di scendere in campo dal primo minuto al fianco di Pandev. Una vigilia bella e intensa, però, trascorsa al telefono con la signorina per cui ha scelto il 24 come numero di maglia ( «E’ il giorno in cui è nata la mia fidanzata» ), e con il suo manager, Antonio Ottaiano.
IL RINNOVO – Manager che fa rima con contratto: oggi è l’Insigne-day in campo, domani sarà quello davanti a una scrivania. Sì, proprio così: tra ventiquattro ore, dopo l’incontro in programma tra il club, Ottaiano e il suo socio, Fabio Andreotti, dovrebbe chiudersi anche la vicenda del prolungamento del contratto del ventenne attaccante. L’intesa è praticamente trovata, bisogna soltanto ratificare: una firma e poi Lorenzo si ritroverà legato al Napoli fino al 2017 e titolare di un ingaggio più consono alle sue qualità.
LA SQUADRA – Per il resto, oltre al varo della coppia Insigne-Pandev, ieri Mazzarri ha provato in porta Rosati e Zuniga a destra, al posto di De Sanctis e Maggio, al lavoro soltanto da lunedì. Non convocati Inler, per precauzione dopo la distorsione alla caviglia sinistra rimediata nel test con il Grosseto, e Donadel, come da tabella personalizzata. Ballottaggio Gargano-Behrami a centrocampo.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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