Roberto De Zerbi, allenatore del Sassuolo, ha parlato in conferenza stampa il giorno prima della partita contro il Napoli. Queste le dichiarazioni del tecnico:
Contro questo Napoli quali sono le certezze che questa serie positiva ha portato al Sassuolo?
“Le certezze le hai fino all’ultima partita. Da Lecce in poi, Verona è vero che è venuta prima di Lecce ma il secondo tempo con la Fiorentina ci ha fatto poi intraprendere la strada che abbiamo intrapreso. Se abbiamo coraggio, se siamo attenti, facciamo partite buone. Spero sia certezza anche domani alle 11 di sera perché vuol dire che non abbiamo sbagliato niente. Incontriamo una squadra forte che non sta passando un periodo brillante ma sono forti, arriveranno carichi e noi dovremo essere più carichi perché i valori sono diversi e dobbiamo essere più affamati di punti perché ci servono”.
A Brescia si sono visti sempre i suoi principi con possesso, gioco dal portiere. C’è stato qualche momento in cui ti aspettavi non fossero così bassi?
“La scelta di partire dal basso ci porta dei vantaggi, se l’abbiamo fatta è perché pensiamo ci possa portare dei vantaggi. A volte si può essere più verticali, in quei frangenti è la scelta che determina e dobbiamo migliorare in quella scelta, come dobbiamo migliorare nella scelta dell’ultimo passaggio perché poi devi imbucare, fare delle corse a perdere perché apre lo spazio a un tuo compagno, ma abbiamo fatto 28 gol. Il Sassuolo è stato cinico con il Brescia ma dipende cosa vogliamo, se vogliamo il tiro in porta da 30 metri si può fare, a volte guidiamo fino all’imbucata e se va a buon fine mandiamo in porta il compagno. A volte si sbaglia, come a Milano, e non viene contata come occasione. Ma fare un tiro da 30 metri oppure rischiare di portare il compagno davanti al portiere, io preferisco quest’ultima. Anche a Brescia ci sono state delle occasioni simili con Berardi, Traoré e Caputo, siamo arrivati sul fondo con Toljan due volte, tant’è vero che poi Traoré si presenta da solo davanti al portiere e fa gol”.
Conosci bene come costruisce una squadra di Gattuso: cosa ti aspetti da questo Napoli? Quali sono le insidie?
“Il loro allenatore avrà preparato benissimo la partita, come ha fatto sempre e come fa sempre, non li troveremo di sicuro impreparati. Hanno qualità altissima nei singoli, nei giocatori. Noi dobbiamo fare una partita giusta, vera, senza pensare che domani è il 22, a Natale, Capodanno, ci alleniamo domani mattina e non c’è pericolo di vedere bagagli nello spogliatoio. Sappiamo che stiamo facendo bene, sapendo che quanto fatto fino a ieri poi non conta più”.
Novità sugli indisponibili?
“Magnanelli, Djuricic e Berardi sono col punto di domanda. Qualcuno di loro mi ha dato disponibilità perché non vuole star fuori ma è in una situazione pericolosa dal punto di vista pericolosa. Non voglio rischiare niente perché in questo periodo, negli ultimi 6 mesi, siamo stati tartassati di infortuni e non ne stiamo venendo ancora fuori. Ho una rosa importante e riesce a sopperire alle assenze di chiunque ma preferisco scegliere al completo e anche domani, la formazione la farò in base a quelli che reputo migliori negli undici, considerando che le partite si possono modificare in corso. Berardi? Non voglio rischiare nessuno, come non ho rischiato Pegolo a Torino con la Juve e con il Cagliari, Consigli con la Juve, Ferrari quando è rientrato prima del tempo. Gioca Muldur a destra al posto di Toljan, che sta crescendo e diventerà un giocatore importante. Ha 20 anni e deve avere il tempo”.
Marlon ha avuto una metamorfosi rispetto alla passata stagione. Si aspettava questa crescita? Dove può arrivare?
“Mi auguravo questa crescita. Ha tutto per diventare un difensore di una top squadre europea. L’anno scorso ha fatto benissimo nei primi 6 mesi, con qualche alto e basso dovuto alla superficialità. Poi è stato fermo 5 mesi per infortunio, lo stiamo recuperando e se continua a giocare così diventa un giocatore forte, a livello di Demiral con caratteristiche diverse. Sta a lui, così come sta a Locatelli, a Traoré, a Boga”.
La svolta forse è arrivata con il 4-2-3-1: cosa le sta dando questo modulo in questo momento? E’ questo il sistema più adatto ai giocatori che ha a disposizione?
“Nei primi mesi sono stato in difficoltà. Alleno da 7 anni, non parto mai con un sistema di gioco e non ho un sistema preferito e non ho un sistema che odio o non mi piace. Cerco di mettere i giocatori nelle posizioni migliori, mantenendo i principi. Poi mi sono accorto che l’ampiezza è uno dei parametri è una delle caratteristiche indispensabile per questa squadra. Il sistema aiuta per trovare le posizioni, una continuità di prestazioni ma con la Fiorentina nel secondo tempo giocavamo 4-2-3-1 e non abbiamo fatto bene. La svolta è stato il secondo tempo con la Fiorentina, dove abbiamo meritato di perdere ma non per le occasioni, per l’atteggiamento che abbiamo avuto. Invece quello avuto con la Juve o con il Milan, poi te lo trovi nelle partite del livello tuo e se lavori sulla mentalità e sull’identità poi in maniera esponenziale aumenta con le squadre del tuo livello”.
Locatelli può fare anche da trequartista?
“Se gioca in mezzo giocano bene quelli in mezzi e quelli laterali e quelli in attacco. Ha una grande qualità: far giocare bene tutti. A due mediani secondo me è il vestito su misura per lui. Sta avendo un atteggiamento perfetto e non ho paura a dirlo perché sta dando, di volta in volta, quello che confermano quello che sto dicendo. Spero non si fermi perché se si ferma cade da più in alto rispetto a prima. Non voglio dire giocar male ma parlo dell’arrivare pronto a livello mentale della partita”.
Pegolo è stato uno dei migliori. Domani ci sarà di nuovo lui?
“Gioca Pegolo perché Consigli non sarà convocato. Mi aspettavo di vedere un Pegolo così perché se è rimasto e si allena come l’anno scorso, non avevo dubbi su di lui. La fortuna di avere dei portieri forti e affidabili. Lo ha dimostrato con le parate ma anche con la presenza, col coraggio di giocare”.
Parlavi di ampiezza. Quando manca uno come Berardi, devi cambiare qualcosa, devi adattare qualcosa, cerchi l’ampiezza diversamente con il lavoro degli esterni bassi?
“Può essere”.
Domani confermerà il 4-2-3-1?
“La partita la prepariamo con l’attenzione totale per limitare il Napoli ma anche con la voglia di fare emergere le nostre qualità e di avere il pallone. Due partite e zero gol subiti mi dà felicità uguale a quando facciamo tante occasioni da gol, forse anche un po’ di più e in quella fase stiamo lavorando benissimo ma rimaniamo sempre con matrice offensiva per determinare la partita, per avere noi più degli altri la possibilità di determinarla. Non ho grandi cose in testa, non c’è stato tempo. Oggi è stato il primo allenamento con tutti. Stiamo andando bene così, è chiaro che un giocatore se ce l’hai o non ce l’hai ti sposta qualche movimento, qualche occupazione del campo viene fatta in maniera diversa”.
Fonte: TMW
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