«Voglio dire che è vero, alla fine i colpi l’ho esplosi io ma senza mirare. Ero pieno di sangue dappertutto. Mi stavano ammazzando punto e basta». È un passaggio della lettera inviata da Daniele De Santis nei giorni scorsi ai pm della procura di Roma. Nella lettera di due pagine che ‘Gastonè ha deciso di rendere pubblica per «fare chiarezza», De Santis ricostruisce quanto avvenuto nel prepartita della finale di coppa Italia Fiorentina-Napoli. De Santis è accusato dell’omicidio di Ciro Esposito, il tifoso napoletano raggiunto dai colpi di pistola e morto dopo una lunga agonia.
«Sono davvero disperato per quello che è successo e mi porto dentro tutto il dolore per la morte di Esposito Ciro. Così Daniele De Santis scrive nella lettera ai pm romani. «Non volevo uccidere proprio nessuno però purtroppo alla fine un ragazzo è morto», scrive De Santis.
«Non ho tirato nessun »bombone« solo un fumogeno». Lo precisa Daniele De Santis nella lettera ai pm romani. «Sono uscito dalla Boreale (un circolo sportivo ndr)- -scrive De Santis- dove vivo per chiudere il cancello perchè si sentiva un casino di bomboni e fumogeni e dentro stavano giocando i ragazzi. Non ho tirato nessuna bombone, quando sono uscito ho solo raccolto un fumogeno che stava per terra e l’ho tirato e ho strillato al conducente del pullman di levarsi da là quando ho visto che c’erano già casini».
«Hanno detto che volevo aggredire donne e bambini, mai fatto in vita mia. Mi stanno mettendo contro un’intera città (Napoli ndr) come una guerra». Lo scrive Daniele De Santis nella lettera inviata ai pm di Roma nei giorni scorsi. Gastone afferma poi che «la verità sta uscendo da sola e spero continuerà così. I medici mi hanno detto che rimarrò zoppo ma soprattutto ho paura per me e per i miei familiari. Dicono che le coltellate me le sono fatte tramite i servizi segreti».
Le foto delle ferite sono state pubblicate su Facebook da Stefano Piccheri che scrive: «La diffusione del materiale su De Santis è voluta e autorizzata dallo stesso per evitare fraintendimenti sulla sua lettera e sulle sue condizioni fisiche». Le stesse immagini sono state rilanciate anche dal legale della famiglia Esposito, Angelo Pisani che scrive: «Un altro reato in diretta, ma quand’ è che in Italia si rispetterà la legge e il buon senso»
Fonte: il mattino
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