Anche in Polonia può nascere un grande Napoli. Ci crede Morgan De Sanctis che a quattro giorni dal debutto all’Europeo ha il tempo per soffermarsi sul rinnovo del suo contratto e sulle prime mosse di De Laurentiis. Col suo compagno Maggio è stato uno dei protagonisti della sconfitta di Zurigo contro la Russia, ora la mente del portiere vola alla Spagna. Prima, però, il Napoli. Primo punto: la trattativa del rinnovo del suo contratto in scadenza nel 2013. «Sono molto ottimista» . Sintetico, ma efficace: resterà a difendere la porta di un Napoli in crescita, come lui stesso sostiene poco dopo, al secondo punto: Pandev è stato appena riscattato, la sua conferma farà pesare di meno la partenza di Lavezzi? «Dico solo questo: ho fiducia nella società, costruirà una grande squadra. E ora del Napoli riparlerò il 3 luglio». Ottimista anche in chiave Nazionale, visto che il 1° luglio si giocherà la finale di Kiev, il 2 luglio le finaliste torneranno a casa e dal giorno seguente si potrà tornare a parlare del campionato e delle Coppe. Col Napoli protagonista.
QUEI RIGORI… – Ha conosciuto il calcio spagnolo passando rapidamente da Siviglia. Otto partite nel 2007-08, prima del viaggio in Turchia col Galatasaray. «Era facile pronosticare che sarebbe arrivato al vertice mondiale. L’unico rammarico è che certe volte la linea fra la vittoria e la sconfitta è davvero sottile: se ai rigori del quarto di finale di Vienna del 2008 avessimo vinto noi, il ciclo della Spagna non sarebbe stato così trionfale con Europeo e Mondiali vinti» . Morgan c’era quella sera, sapeva che la Spagna era già forte, fortissima, ma solo un rigore ha cambiato il destino di due nazionali. «La Spagna è una delle candidate alla vittoria. Lo siamo anche noi, insieme ad altre 5-6 squadre. Poi ci sarà tempo per pensare a Croazia e Irlanda. In Sudafrica facevano tutti lo stesso tipo di discorso, si parlava di avversari abbordabili e sappiamo quello che è successo. Dopo quella esperienza, non sottovaluteremo nessun tipo di avversario» , soprattutto dopo lo 0-3 con la Russia. «Le ultime amichevoli sono andate male, ma voi stessi (rivolto ai giornalisti, ndr) avete ricordato che per la nostra Nazionale c’è molta differenza fra le partite ufficiali e le amichevoli». Nessuna paura contro la Spagna. «Davanti a partite del genere, non è questo il sentimento che si prova. Rispetto sì, da parte nostra ma anche da parte loro» . De Sanctis tornerà in panchina dopo i 45 minuti di Zurigo, è il vice di Buffon che avrà il suo posto da titolare, anche se per lo juventino non è un momento straordinario. «Come l’ho visto in questi giorni? Siamo concentrati sull’obiettivo e aver lasciato l’Italia ha aiutato il gruppo a concentrarsi».
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro