Champions, razzismo e un appello a Cavani e Mazzarri. Morgan De Sanctis vuota il sacco a Radio Marte prima di tornare titolare a Pescara dopo lo stop per squalifica. «È stata la prima assenza per squalifica, purtroppo in trasferta i raccattapalle mi infastidiscono e gli arbitri tendono ad ammonirmi anche per i miei comportamenti plateali. Sono felice di tornare a Pescara, ho iniziato a giocare lì, per me sarà la prima volta da avversario e sarà emozionante». Non è invece la prima volta che dispensa consigli. «A Napoli ci sono pressioni importanti, superiori anche a quelle che si avvertono in casa Juve, Barcellona o Bayern Monaco, perché la città riversa sulla squadra una passione travolgente non facile da gestire. Tuttavia se a Napoli è più difficile vincere è certamente anche più bello e stimolante: si vince una sfida». Un messaggio diretto a Cavani e Mazzarri. «Conoscono la piazza e sanno che vale la pena rimanere in quest’ambiente – spiega – finché c’è reciproca soddisfazione. Mi riferisco però anche a quei giocatori titubanti nell’accettare Napoli: in una carriera non può mancare un’esperienza in azzurro, dove ci si sente calciatori a tutto tondo».
Il futuro del club passa anche dalla qualificazione diretta in Champions League. «Non è ancora fatta, non dobbiamo abbassare la guardia, specie contro il Pescara. Dobbiamo chiudere quanto prima il discorso, conquistando i 9 punti che mancano alla matematica qualificazione prima dell’ultima difficile gara di Roma. Ad un certo punto abbiamo creduto nello scudetto, ma non abbiamo vinto lo scontro diretto e la Juve ha preso il largo con 6 vittorie consecutive, meritando il titolo». Il Napoli è vicino alla seconda qualificazione in Champions in due anni: «Un risultato straordinario, il Napoli merita quel proscenio: il nostro compito è evitare i preliminari, il dovere della società sarà quello di allestire una squadra super competitiva per una ribalta tanto importante». Il futuro di Morgan è sempre nel Napoli: il suo contratto scade nel 2015, la testata statunitense «Bleacher Report» lo considera il quarto portiere del mondo per il 2012-2013. Davanti a lui solo Neuer, Sirigu e Buffon. «È vero che i portieri, come il vino, migliorano con l’età – si legge nella motivazione – De Sanctis ha avuto un rendimento fenomenale». Il portiere alza la voce sul razzismo: «Siamo tutti stufi dei cori beceri contro Napoli. Sono contro ogni discriminazione, razziale, religiosa, sessuale o territoriale, che è quella che subisce il nostro tifo. Non viene però punita in modo adeguato».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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