La legittima difesa, in ritiro, venne annunciata liberamente: luglio 2012, mica una vita fa, e a Dimaro così parlò Mazzarri. «Quest’anno avrà più spazio Britos…». Unica variazione annunciata, rispetto al passato: dunque, De Sanctis tra i pali, poi Campagnaro sul centro-destra, Cannavaro in mezzo e l’uruguayano a completare la linea e a dimostrare che quegli otto milioni di euro investititi su di lui nell’estate del 2011 avevano un senso. Però, fu un’illusione e durò appena due partite: perché, poverino, Britos si fece male subito, alla vigilia della gara con il Parma, Aronica scese in campo e si (ri)prese il posto, sino a quando Mazzarri non sfidò le leggi della natura, portò Gamberini sul centro-sinistra, tenne Campagnaro al posto suo e andò avanti alla ricerca di una stabilità perduta. E’ accaduto dal 26 settembre in su, dal 3-0 sulla Lazio; e soltanto in un’occasione, contro l’Udinese, c’è stato un avvicendamento, dentro Fernandez per lo squalificato Cannavaro. Stavolta, invece, almeno così sembra, si rimettono in discussione i “precedenti”: Campagnaro esce (per la prima volta in base alla meritocrazia), scalzato da Gamberini ch’è un destro naturale; e Britos, che è stato confortante – anzi di più – a Cagliari, si riprende quello che, nelle intenzioni del tecnico, apparteneva all’uruguayano sin dalle prime battute della stagione. Per le statistiche, non c’è nessun calciatore con l’en plein: Campagnaro ne ha dovuto saltare una per somma di cartellini gialli e l’unico sempre presente, rimane De Sanctis.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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