ROMA – La rabbia di Strootman, costata un’ammonizione a tempo scaduto, esprime chiaramente lo stato d’animo della Roma. Il pareggio nel derby è una non vittoria e in quanto tale, al di là dei risvolti emotivi, viene vissuto come un’occasione mancata per accorciare sulla Juve. Ma nello stesso tempo, nessuno ha intenzione di arrendersi a 15 giornate dalla fine del campionato. Sentite Morgan De Sanctis, il portiere meno battuto della serie A: «C’è rammarico, ovviamente. La partita è stata dominata completamente dalla Roma, mentre la Lazio si è difesa a oltranza. Ce ne eravamo già accorti in passato: le squadre che si reputano inferiori alla nostra tendono a coprirsi. Spesso non basta, invece stavolta è bastato. Ma questa domenica ci dice anche che le sorprese sono sempre possibili. Il campionato rimane aperto».
VERSO IL SAN PAOLO – E ora il Napoli. De Sanctis spera che i suoi ex tifosi non lo fischino: «Per me sarà una serata speciale, sono curioso di vedere come sarò accolto. Non posso che aspettarmi qualcosa di positivo, visti i miei quattro anni a Napoli. I segnali che ho avuto dalle persone che conosco vanno in questa direzione. Ma anche Mazzarri non avrebbe meritato fischi e insulti, quindi non so cosa capiterà a me». Sulla partita, spiega: «Troveremo un ambiente difficile ma la prestazione della Roma nel derby è confortante. Penso che il 3-2 di Gervinho possa pesare nella doppia sfida. In questo caso Benitez non potrà però dire che la Roma è avvantaggiata, visto che il Napoli ha riposato un giorno in più». La chiusura è sul possibile ritorno in Nazionale. De Sanctis preferirebbe non andare in Brasile, anche se Prandelli sarebbe felice di averlo vicino: «La mia decisione è stata presa. Ne riparleremo alla fine della stagione, quando il ct diramerà le convocazioni. Ma non credo che sarò chiamato, quindi non ci sarà bisogno di rinunciare».
DIFENSORI – Tornando al derby, Mehdi Benatia affida a Twitter il suo pensiero: «Siamo tutti dispiaciuti per questo pareggio. Abbiamo fatto il massimo ma purtroppo abbiamo trovato una squadra che pensava solo a difendersi. Il campionato è ancora lungo ma adesso testa al Napoli perché vogliamo vincere la coppa».
Fonte: Corriere dello Sport
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