De Sanctis 8 Un muro insuperabile. Cinque parate decisive, la prima preziosissima su Destro, altre due nel giro di pochi minuti a fine primo tempo. Poi si esalta nella ripresa con un doppio intervento decisivo. Para di tutto, da vicino e da lontano. E stavolta mostra grande sicurezza anche nelle uscite alte.
Campagnaro 6,5 Dal suo lato c’è Totti, a lui tocca prenderlo solo appena il capitano giallorosso riceve palla, perché un attimo dopo l’avversario si accentra e non tocca a lui marcarlo. Sale di livello nella ripresa quando libera l’area con decisione in un paio di situazioni piuttosto laboriose. Esperienza e senso della posizione.
Britos 6,5 Posizionato quasi da libero vecchio stampo, cioè un passo dietro Campagnaro e Gamberini. Fronteggia con buoni risultati Destro, si fa notare soprattutto nel gioco di testa, a spazzare l’area azzurra sui calci d’angolo. Sta acquisendo sempre più sicurezza, da applausi anche un paio di anticipi lontano dall’area di rigore.
Gamberini 6 La sua presenza dà sicurezza agli altri compagni di reparto. Fa sempre la cosa giusta, soprattutto non si distrae sempre sull’uomo da andare a prendere. Dal suo lato c’è in maniera particolare Destro, opppure Bradley quando l’americano riesce a sfondare partendo da lontano. Regge l’urto dei giallorossi .
Zuniga 7 Il colombiano è tornato, Saranno state le voci di Armero, suo connazionale in arrivo dall’Udinese, certè che Zuzu torna ai livelli dell’anno scorso. Nel primo tempo costretto a fare spesso il difensore su Lamela, il quarto a sinistra, lo fa senza sfigurare. Quando ha spazio, soprattutto nella ripresa ricomincia a volare sulla fascia.
Maggio 7,5 È tornato il Christian nazionale. Corsa, fiato e determinazione. Quella fascia fatta su e giù mille volte. Nel primo tempo il duello con Balzaretti è alla pari, poi quando ci sono più spazi e la Roma resta anche in dieci la sua spinta diventa irresistibile. L’immagine del giocatore recuperato è il gol, quarto del Napoli, nel recupero.
Inler 6 Grande sacrificio anche per lui, buona partenza e compito assolto al meglio. Dura però mezz’ora, poi dal suo lato Bradley comincia a diventare pericoloso. Con il passare dei minuti perde lucidità e si vede dagli appoggi che sbaglia. Prestazione positiva: contribuisce alla grande serata del centrocampo azzurro (6 Dzemali 19′ st)
Behrami 7,5 Il solito leone a centrocampo, questa volta ancora più del solito perchè non è facile fronteggiare il centrocampo della Roma, palleggiatori che hanno qualità e intensità, un nome su tutti De Rossi. Ha un compito e lo svolge nel migliore dei modi, deve andare a pressare alto per rubare palla e lo sempre con grande sacrificio.
Hamisk 6,5 Si divora un gol dopo una corsa di quaranta metri palla al piedi. L’unica occasione in cui si è lanciato negli spazi, per il resto ha svolto con grande dedizione il compito di centrocampista più che di attaccante, impegnandosi molto in fase di non possesso e pensando più agli assist che alla soluzione personale (sv Insigne 42’ st)
Pandev 7,5 È tornato anche il macedone. Partita di grande spessore, un assist al bacio per Cavani in occasione del primo gol. Presenza costante sia in fase di possesso, sia quando si sacrifica per rincorrere gli avversari. Al Matador serve con un rimpallo anche l’assist del 2-0 e da angolo quello del terzo gol (6 Mesto 36’ st).
Cavani 9 Un’altra tripletta. Il cannibale del gol è più affamato che mai. Chiude il girone di andata a 16 gol e in testa alla classifica cannonieri. Gol di tutti i tipi: sul primo beffa il portiere in uscita, sul secondo segna dal limite, sul terzo segna di testa. Tre gol per portare ancora una volta il pallone a casa al piccolo Bautista.
Mazzarri 8 Organizzazione e applicazione in ogni fase; studia la partita alla perfezione ed ha ragione su tutto, Vittoria larghissima sulla Roma di Zeman, la squadra più in forma del momento. Squadra intensa e aggressiva per sfruttare al meglio la forza di Cavani, Riesce tutto benissimo anche se un grande contributo lo dà De Sanctis con le sue parate. Ma contro la Roma no si può pensare di non subire tiri in porta. È tornato il suo Napoli, quello che non molla mai e va oltre l’ostacolo. Chiuso il girone d’andata al terzo posto alla quota record di 37 punti, senza la penalizzazione sarebbero 39 con il Napoli secondo. Un perfezionista, in settimana ha lavorato al meglio sulla testa e le gambe degli azzurri. Ritrovato il cuore, la corsa, l’organizzazione e il gioco delle serate di Champions.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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