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De Sanctis: “Con il Chelsea è difficile ma ce la giocheremo senza aver alcun timore”

Il portiere azzurro: "Abbiamo il 51% di passare il turno"

L’ultimo, pardon il primo, chiuda la porta. La frontiera che separa dal delirio è in quella striscia bianca, undici metri per ritrovarsi ben oltre il cielo e scrivere di proprio pugno, con quelle mani lì, un romanzone popolare con pochi eguali: « Eh sì, siamo felici ma non del tutto felicissimi. Perché potevamo chiuderla. Ora invece dobbiamo giocarcela ». Il profumo di Londra è inebriante e saranno giornate cariche di pathos e di stress, di tensione e d’emozione: però, se il primo, cioè Morgan de Sanctis, chiude la porta, è persino inutile avventurarsi in calcoli. L’aritmetica, applicata a regola, non è un’opinione: Napoli fuori se perde 2-0, o con altro risultato con più di due reti di passivo. « E’ stata una grandissima serata, abbiamo preparato la partita in un certo modo e siamo riusciti a giocarla come volevamo. Peccato per quell’infortunio che ha ingannato Paolo e peccato perché abbiamo avuto la palla per mettere il Chelsea a distanza di sicurezza. Conosciamo la forza degli inglesi, però niente paura ».

QUANTE CHANCHES! – Vista da là dietro, Napoli-Chelsea è una partita «quasi» perfetta che Morgan De Sanctis ha gustato con piacere, nonostante il rimpianto per un quarto gol che avrebbe messo la (praticamente) ceralacca su qualsiasi discorso; e vista con largo anticipo, Chelsea-Napoli è invece una sfida apertissima, da giocare con intensità e però anche con attenzione, senza lasciarsi travolgere dall’ansia, usando tanta testa: « Perché se lasciano un po’ di campo a Cavani e a Lavezzi, le speranze non mancano. Io ci vado cauto, se proprio volete che faccia un pronostico dico 51% Napoli e 49% Chelsea, perché la prima l’abbiamo vinta noi. Ma siamo consapevoli delle difficoltà. E siamo pronti ad affrontarle ».
I QUATTRO TENORI – E allora, per il momento c’è l’Inter, però poi la testa, c’è da scommetterci, sarà sempre un po’ a Stamford Bridge, la tana ideale per liberare il coro di quei tenori che per De Sanctis sono oramai quattro: « E’ vero che Cavani e Lavezzi rappresentano la nostra fortuna, ma sono ahche supportati da una squadra che li mette nelle migliori condizioni. E comunque loro due, con Hamsik e Pandev, sono i calciatori che ci fanno fare il salto di qualità ».
LA VOGLIA MATTA – Il pensiero ricorrrente, in casa-De Sanctis, in quei sedici metri governati dall’alto di una autorevolezza trasparente, è la scena-madre nell’Olimpico di Roma, con chissà quanti napoletani al seguito e poi una Coppa Italia da alzare al cielo. Per cominciare, ecco, le mani su quel trofeo. Però domenica c’è l’Inter e un campionato riafferrato per i capelli con i sei punti nelle ultime due partite: « Peccato aver dovuto perdere terreno, ma tra gennaio e febbraio ci siamo attardati dalle prime e ora il discorso scudetto è chiuso. Però siamo in corsa in Coppa Italia e in Champions, dando un’occhiata alle avversarie e alle loro condizioni attuali, solo Barcellona e Real Madrid ci sembrano superiori. Possiamo giocarcela alla pari con tutte, poi ».
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
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