«Gli spagnoli bisogna colpirli al momento giusto. Niente frenesia, mi raccomando». Morgan De Sanctis è quello che li conosce meglio. Ha giocato nel Siviglia tre campionati fa. Otto partite nella Liga. Ma sono bastate per farsi apprezzare come professionista e come uomo. De Sanctis, infatti, conosce anche alcuni calciatori del Villarreal: «Sono insidiosi con gli esterni ed abili sulle palle inattive. Ma quando vengono aggrediti, hanno qualche problema». Il difensore del Napoli è stato prodigo di consigli con i compagni di reparto ed anche con centrocampisti ed attaccanti. Vorrebbe uscire con una vittoria da uno stadio dove nessuna italiana è stata capace di strappare i tre punti. E soprattutto vorrebbe trascinare il Napoli agli ottavi di finale di Champions, un traguardo storico per il club di De Laurentiis. Nella massima competizione europea il portiere del Napoli è stato spesso protagonista con le sue parate, una anche su rigore, a Gomez del Bayern. E proprio contro i tedeschi, nei minuti di recupero lasciò la propria porta per tentare l’impresa del quattro a tre correndo nell’area avversaria. Uno scatto di oltre sessanta metri che nessuno ancora ha dimenticato. Ed un altro scatto per riguadagnare i pali ed evitare in extremis in quarto gol, con la porta sguarnita.
DA LEADER – Il capitano reale del Napoli è Paolo Cannavaro. E’ lui che porta la fascia al braccio. De Sanctis, invece, è quello virtuale. Tocca a lui, il più anziano della compagnia far coraggio ai più giovani. Ed è sempre lui, conoscendo più lingue, ed in particolare lo spagnolo, a dialogare stasera con l’arbitro. In Champions, una sola volta De Sanctis è riuscito a mantenere la propria porta inviolata. Ed accadde proprio contro il Villarreal, nella gara d’andata al San Paolo. Ma una sola volta si è dovuto inchinare del tutto, a Monaco di Baviera. Poi, due vittorie e due pareggi: «Un ruolino di marcia che nessuno di noi poteva prevedere. Eravamo capitati in un girone infernale. Ora manca l’ultimo sforzo e non mi sembra vero. Siamo ad un passo dall’impresa e sarebbe un peccato lasciar perdere un’occasione così ghiotta», confidava ieri nell’aereo che portava la squadra all’aeroporto di Valencia, giunto persino in anticipo sulla tabella di marcia, con il comandante Bolognin, un veneto, felice di aver accompagnato l’unica squadra italiana che fa gonfiare il petto all’estero.
LA RIVINCITA– In Europa League, otto mesi fa, De Sanctis incassò due reti nel giro di pochissimi minuti, in finale di primo tempo. Ci restò malissimo. Teneva tanto a ben figurare in Spagna. E’ arrivato anche il momento della rivincita. Anzi, il primo round con gli spagnoli perchè poi arriverà il secondo quando le due nazionali si sfideranno agli Europei 2012 e lui sarà alle spalle di Buffon.
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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