Il dott. Alfonso De Nicola, ex medico sociale del Napoli, ha parlato ai microfoni di Canale 8 degli infortuni in casa Napoli, a partire dal recupero lampo di Lozano: “Sono sempre decisivi gli esami strumentali e le diagnosi. Se era un trauma contusivo al perone poteva fare al momento molto male, ma il ragazzo grazie alla sua volontà ha voluto recuperare a tutti i costi e ci è riuscito. Lozano per essere convocato si è allenato al minimo un paio di volte“.
Su Mertens: “Dries quando c’ero io aveva già avuto una distorsione di caviglia. All’inizio sembrava anche in quel caso una distorsione di secondo grado perché la caviglia era molto gonfia. Invece poi dopo gli accertamenti si è capito essere solo di primo grado tant’è vero che dopo una settimana giocò e fece anche un gran gol”.
Su Osimhen: “Abbiamo tre possibilità, che si rompa una struttura ossea, una lesione del muscolo tendinea o addirittura nervosa. Nell’ultimo caso si possono fare tutti gli interventi che si vuole ma non si può fare nulla, Casiraghi ha fatto 13 interventi alla caviglia e ancora porta i segni. Difficoltà a muovere la mano? Se c’è stato solo uno schiacciamento del nervo, come accadde a Meret, si recupera perché il nervo è comunque sano”.
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