Marco De Marco direttore de Il Corriere del Mezzogiorno è stato ospite negli studi di Radio Kiss Kiss ed ha fatto una lunga chiacchierata radiofonica, ecco quanto raccolto da IamNaples.it:
“L’arrivo di Higuain farà bene non solo alla tifoseria ma anche alla Città e lo sta già facendo. Ricorderete che. avevo lanciato un appello per tenere a Napoli Mazzarri perché credevo che fosse un elemento di modernità, ebbene lo abbiamo perso ma stiamo acquistando altri pezzi in termini di modernizzazione internazionale, stile anni ’60,quando si investiva con l’arrivo di capitali stranieri. De Laurentiis sta lavorando tanto, alcune cose inquietano ma la sua è una rivoluzione profonda, a livello imprenditoriale è una sfida che conduce alla politica e quasi la umilia e il presidente ne è consapevole, trattando i suoi interlocutori politici come chi guarda uno che affanna. La rivoluzione è sì calcistica ma non solo. La città saprà stare al passo internazionale? La Città è pronta perché si infiamma per le novità ed è anche facile infiammarsi per Benitez e Higuain. Benitez sta introducendo un cambio radicale, un sistema diverso, quasi opposto a Mazzarri il quale insisteva sugli automatismi che annullavano la libertà individuale. Quando era alla Reggina mi raccontava che dava i numeri per indicare i moduli di gioco e i giocatori applicavano alla lettera questi schemi; questo permise alla Reggina quella sua salvezza storica. Il messaggio di Benitez alla Città? La sua concezione del calcio non è razionale alla Mazzarri, lo spagnolo punta sulla capacità tecnica dei singoli giocatori lasciando loro piena libertà di movimento. Politicamente viviamo un brutto momento al Comune con soli due assessori arancioni, gli altri si sono perduti per strada. Siamo in una conflittualità patologica in una rivoluzione interna al corpo politico. E gli effetti sulla Città sono visibili. De Laurentiis invece ci dimostra il dinamismo della società anche quando questa è in crisi: è possibile investire e capitalizzare a Napoli anche quando sembra invece impossibile: sono andati via Lavezzi, Cavani, Mazzarri, eppure non li stiamo rimpiangendo. Il S. Paolo? non può stare in quelle condizioni e tutti lo sappiamo, De Laurentiis in primis che sta aspettando la legge che gli consentirà di “acquistare” lo stadio simbolicamente, si parla anche di un euro. De Laurentiis provoca dicendo di voler emigrare a Caserta ma io non ci credo, è schermaglia, solo che in questa schermaglia c’è chi non rilancia, ci vorrebbe invece un sindaco che rilancia le provocazioni del presidente. Il calcio è uno sprone per la Città senza ombra di dubbio.”
La Redazione
M.V.
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