L’ex sindaco di Napoli Luigi De Magistris è intervenuto ai microfoni di Radio Punto Nuovo per commentare la vicenda scommesse, il momento del Napoli e l’ipotesi che lo stadio Maradona possa ospitare gli Europei 2032. Di seguito le sue parole:
“Il calcioscommesse resta una piaga del nostro movimento. Questo sport è ancora fortemente inquinato e in un contesto simile, lo Scudetto del Napoli acquista ulteriore valore: è stato lo Scudetto dell’onestà, a tutti gli effetti. Lo sport e l’illegalità dovrebbero essere agli antipodi, ma non vedo da parte delle istituzioni sportive di affrontare questo tema una volta e per tutte. Ora occorrono sanzioni pesantissime e squalifiche esemplari. I punti di penalizzazioni e le multe non possono essere ritenute abbastanza. Radiare e determinare la non idoneità di qualche colpevole dovrebbe essere alla base. La Giustizia Sportiva non è spesso autonoma e indipendente, è una situazione peggiore rispetto alla Giustizia Ordinaria. Dovrebbero essere organi non permeabili da chi detiene il potere economico nel calcio”.
Sull’attuale situazione in casa Napoli:
“L’anno scorso ha funzionato tutto, c’è stato un clima magico. Ora ci sono elementi di preoccupazione: la festa è durata talmente tanto, da essere rimasta ancora nella testa e nelle gambe dei calciatori. E poi non c’è quel clima di coesione che ha fatto le fortune del Napoli. Contratti e altre cose sono rimaste appese, è andato via Spalletti e non è detto che chiunque arrivi al suo posto faccia meglio. Insomma, non è una bella situazione. La presidenza sta gestendo male questo momento, ma serve tempo: il Napoli resta la squadra più forte del campionato”.
Sullo stadio Maradona a Euro2032:
“La situazione è molto chiara: quello stadio è stato ristrutturato nel nome e nell’impianto, utilizzando le Universiadi durante il mio periodo da Sindaco. La pista d’atletica non può essere eliminata, non si scappa. Se uno vuole uno stadio diverso, ci vuole qualcuno che mette i soldi: lo Stato non può farlo, quindi dovrebbe essere la società SSC Napoli o altri privati in collaborazione col Comune. La mia amministrazione era molto aperta, ma mai nessuno ha voluto fare dei passi reali per migliorare il Maradona. Non credo che saremo fatti fuori da Euro 2032 per la pista d’atletica, ma se succederà bisognerà farsene una ragione. Quando c’era la possibilità di farlo, non è stato fatto… Senza gli interventi fatti durante la nostra amministrazione, il Maradona non avrebbe fatto neanche la Champions per gli standard imposti dalla UEFA”.
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