«Il Napoli giocherà ancora al San Paolo». Il messaggio arriva da Palazzo San Giacomo, il destinatario è il presidente De Laurentiis che ha minacciato di trasferirsi a Caserta nel caso in cui lo stadio non fosse affidato al Calcio Napoli per la ristrutturazione entro il 30 giugno.
«È vero – ha ammesso il sindaco di Caserta Pio Del Gaudio – ho parlato spesso con il presidente della questione e se sarà difficile costruirne uno nuovo a Napoli proveremo a realizzarlo a Caserta». Un’ipotesi scartata a priori da Luigi De Magistris: «Mi aspetto che tutto risolva entro fine mese – dice a radio Kiss Kiss Napoli – e del resto con Aurelio c’è stima reciproca. È un’operazione complessa che dobbiamo chiudere, ottenendo l’agibilità. Poi metteremo in condizione il Napoli di ristrutturare l’impianto, mettendolo a disposizione per consentire al club di ammortizzare gli investimenti. È un impegno che abbiamo preso e che porteremo a termine».
Meno soft la replica dell’assessore allo Sport Pina Tommasielli: «Immagino che quella di De Laurentiis sia stata una provocazione. Aspettiamo una proposta concreta, un progetto anche di riqualificazione dell’area che non ci è ancora arrivato». L’urgenza è però un’altra: ottenere, per il San Paolo, il certificato di agibilità entro il 15 per avere l’autorizzazione dall’Uefa ad ospitare le gare di Champions. I lavori, condotti dal Napoli, stanno rispettando la tabella di marcia, come appurato il 24 maggio scorso dal delegato Uefa, che è rimasto ben impressionato dalle opere realizzate e che tornerà a fine mese per un altro sopralluogo. Entro luglio invece sarà completato il rifacimento del manto erboso. Il certificato di agibilità consta di tre punti ed e pronto per metà, nel senso che è stato effettuato il collaudo elettrico, sta per essere formalizzato quello anti incendio (e la relativa parcella deliberata dalla Giunta), non ancora il più importante, quello statico.
«Siamo sereni, entro il 15 contiamo di farcela, diversamente è pronta una deroga ma lo stadio è in grado di ospitare serie A e coppe. Per motivi economici – conclude l’assessore – abbiamo affidato ad un ingegnere del Comune il collaudo statico che prevede carotaggi e prelievi ed è per questo più complesso. Il percorso è condiviso con la Prefettura, ce la faremo».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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