Luigi De Magistris, sindaco di Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni a “Cento città” su Radio1 Rai: ”Sul fatto di stare a casa non ci sono mai state divergenze tra Conte, De Luca e De Magistris, sono le modalità che ci hanno visti divisi, perchè i napoletani sono stati a mio avviso molto maturi, responsabili e bravissimi nella prima fase, e questo perchè sono bravi loro e non perchè sono stati minacciati da qualcuno e questa era la lettura che ci divideva. Adesso sapevamo che la Fase 2 è complicata perchè le persone possono uscire legittimamente, andare a trovare i prossimi congiunti, camminare, correre e devo dire che ho girato molto sabato e domenica, la maggior parte dei napoletani portano mascherine ed hanno il distanziamento. Si vedono invece però e questo ci preoccupa tutti, ci sono assembramenti, persone molto vicine esoprattutto tra i giovanissimi persone senza mascherine. Quindi, da una parte un po’ di rilassamento era prevedibile, ma le persone devono capire che noi stiamo in piena pandemia, non stiamo fuori dal tunnel, purtroppo l’emergenza non è finita. Stiamo andando molto bene a Napoli da un punto di vista sanitario, ma basta un errore di troppo per ritornare nella Fase 1 e quella sarebbe una tragedia non solo psicologica, ma anche economica e sociale. I controlli si sono un po’ affievoliti e anche questo lo trovo fisiologico perchè quando cominciano a scendere decine e decine di migliaia di persone, Napoli è una città con un milione di abitanti, non è grandissima, le persone si vedono, non sono invisibili. Ho chiesto al Prefetto che coordina le Forze di Polizia di concentrarle nelle attività anti assembramento, cioè intervenire e dissuadere le persone a stare molto vicine, invece eviterei controlli che in questa fase probabilmente servono solo a fare statistica, cioè il controllo della macchina, quello col motorino, perchè ormai quasi tutti sono legittimati ad uscire. Non interessa la statistica, interessa l’efficacia in questo momento. Rischio assembramenti fuori i locali per il take away? Finora non abbiamo avuto casi significativi di assembramento di questo tipo, ma facciamo l’ipotesi che arriviamo a fine settimana e qui faccio l’appello a stare molto attenti ai miei concittadini, arriviamo con un dato sanitario buono, ora siamo ad una media di 4 casi al giorno, quindi quasi zero. Se noi dovessimo arrivare a fine settimana ad un dato consolidato di questo tipo, quindi vuol dire che nonostante il lockdown finito la situazione è buona, effettivamente a quel punto forse, però è una riflessione che dobbiamo fare tutti insieme, sarebbe meglio accelerare le aperture, perchè a questo punto le persone sono meno concentrate, sono più disseminate, ovviamente con distanze, tavolini etc. Questa era una riflessione che facevo anche io girando, perchè alla fine se sta tanta gente per strada, non ci sono più motivi per dire sì al supermercato e ad esempio no ad un’attività all’aperto. Qua ci saranno 35 gradi mercoledì sono previsti, però dobbiamo stare attenti, con mascherina e distanza fisica, questo io credo che sono i due suggerimenti principali, soprattutto il distanziamento”.
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