A Radio Marte nel corso della trasmissione “Si gonfia la rete” è intervenuto Luigi De Magistris, Sindaco del Comune di Napoli.
“Finora i napoletani hanno avuto un comportamento esemplare, lo dimostrano i numeri della fase 1. Nella fase 2 la sfida è anche più complicata, dobbiamo utilizzare tutte le precauzioni altrimenti si rischia di vanificare tutti gli sforzi fatti sinora. Noi siamo stati molto bravi a chiudere scuola e cantieri anche prima del decreto del Governo, stesso discorso per la richiesta delle sanificazioni. Attendiamo ora i primi bilanci sulla Fase 2. Se i dati della prossima settimana saranno altrettanto confortanti, penso che si possano prevedere la riaperture delle attività da metà maggio a Napoli e in Campania. Parlo anche di barbieri e parrucchieri che potrebbero ripartire già dal 18 maggio, non vedo perché dovrebbero attendere oltre a quel punto.
Situazione economica? Noi ci attendiamo che il Governo istituisca un reddito di emergenza per immettere liquidità alle persone rimaste senza soldi e sostenere concretamente tutte le attività produttive in affanno. I comuni sono stati tutti abbandonati, avviso che se non arriva liquidità entro la fine di maggio sospenderemo una serie di servizi essenziali per la vita delle nostre comunità. Sono più preoccupato dell’epidemia economica-sociale in atto che per quella sanitaria. Noi siamo arrivati ad aiutare 130 mila persone con il fondo solidale del Comune di Napoli, ma ci sono tante persone che non sono state ancora raggiunte dallo Stato.
Finale di Campionato al Sud? Sul tema dobbiamo navigare tutti a vista, non c’è un precedente. Bisogna considerare due dati importanti. Il primo è che per ripartire ci vuole un quadro sanitario di sicurezza. Il secondo è che mi pare di capire che in qualche modo il campionato debba terminare, altrimenti non si conoscono quali squadre giocheranno le Coppe il prossimo anno, oltre a promozioni e retrocessioni. Se si confermano gli attuali dati, si potrebbe organizzare un campionato con formula torneo da disputare nelle regioni del Sud. Può essere un’occasione per il Meridione di avere un’ iniezione di immagine forte a livello internazionale”.
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