Lo stadio nuovo si farà ed anche in tempi piuttosto brevi. « Ma non chiedetemi quanto brevi… » Arriva l’Italia, sette anni dopo, e chissà se alla prossima ad accoglierla troverà questo San Paolo o un nuovo e chiaramente più accogliente salotto: « Io spero che la Nazionale torni qua prima che sorga il nuovo stadio….Su questa considerazione, però, non saprei rispondere… ». Ma intanto il discorso è avviato ed il tormentone per un primo cittadino d’una città che di argomentazioni (quotidiane) ne offre, è inevitabile: come sarà e come dovrà essere? Luigi De Magistris è accerchiato dai microfoni, sommerso dai taccuini e travolto da una ed una sola domanda: lo stadio San Paolo? Che non è soltanto materia di divagazione squisitamente calcistico-sportivo: « Ma anche evento di portata sociale, perché l’intervento a cui miriamo, e del quale abbiamo parlato con De Laurentiis, riguarda anche la qualificazione di un quartiere che negli ultimi anni ha mostrato di aver bisogno di attenzione. E il san Paolo è un’occasione ghiotta per lasciarsela sfuggire. Lo vuole il Comune, lo vuole il calcio Napoli ».
IL PROGETTO – E dunque, cosa accadrà un bel giorno, quando la burocrazia lo consentirà, in quella Fuorigrotta che De Magistris e De Laurentiis vogliono rendere migliore, vivibile, attrezzata, affascinante? « Ci sarà un impianto che non dovrà essere utilizzato una sola volta ogni quindici giorni, oppure quando sono in programma avvenimenti sportivi. Immagino una struttura polifunzionale, che abbia vita sette giorni su sette, che abbia spazi liberi, palestre, che sia attrezzato per ospitare la musica, un museo. Che dia un suo contributo all’ambiente circostante ». E che sia unico nel suo genere, chiaramente: « Ma certo che non abbiamo punti di riferimento, semmai puntiamo ad esserlo. Napoli ha una sua cultura, è un polo d’attrazione: di stadi belli ce ne sono, ma noi puntiamo ad un San Paolo bellissimo, un esempio ».
I TEMPI – Ed allora, entro la fine del 2015, forse, si può fare; o magari un anno dopo. Però ormai il sindaco di Napoli, Luigi De Magistriis è fermamente intenzionato a trovare una formula che consenta di tutelare gli interessi della città sotto tutti i profili e nello stesso tempo permettere al presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, di procedere con il suo investimento ed il suo ambizioso progetto. « Io ed il presidente De Laurentiis siamo entrati finalmente nel concreto e ci siamo trovati d’accordo su tanti punti. Entro la fine del mio mandato spero di portare a compimento quest’opera che vede la città unita perchè ha voglia di fare grandi cose ». De Magistris è entusiasta: la commissione bilaterale che vede da una parte il Comune e dall’altra il Calcio Napoli si riunirà di nuovo entro la fine del mese (data da fissare dopo il 20 ottobre) e quella rappresenterà (idealmente) la partenza d’un progetto che condurrà direttamente a Fuorigrotta per rinnovarla: De Laurentiis ha infatti prospettato a De Magistris un intervento radicale dell’intera area di Fuorigrotta dove sorge il San Paolo. Non solo lo stadio, quindi, ma interventi anche per zone riservate all’intrattenimento (cinema, supermercati) ed alla ristorazione. E poi l’intervento di arredo urbano moderno – per non dire avveniristico – per tutto il perimetro. « Nascerà uno stadio bellissimo, all’altezza della città di Napoli ». Che aspetterà (di nuovo) la Nazionale.
Fonte: Corriere dello Sport
La redazione
F.G.
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