«Il nuovo stadio non si fa con lo Spirito Santo, ma con i quattrini, e non pubblici». È il messaggio che il sindaco Luigi de Magistris manda al patron del Napoli Aurelio De Laurentiis a poche ore dal faccia a faccia che deciderà il futuro del San Paolo. Il vertice è in programma oggi pomeriggio, a partire dalle 17, a Palazzo San Giacomo. L’obiettivo è mettere da parte le tensioni degli ultimi giorni per siglare un patto in vista della prossima stagione .
Almeno per ora, tuttavia, la strada resta in salita. In primis perché il tempo stringe: il Comune avrebbe dovuto consegnare alla Federcalcio il certificato di agibilità entro il 20 giugno ma la scadenza non è stata rispettata e a questo punto si lavora sull’asse Roma-Napoli per ottenere una proroga fino alla metà del mese prossimo. Il 9 luglio, invece, i rappresentanti dell’Uefa torneranno a Fuorigrotta per verificare se siano stati effettuati i lavori prescritti, propedeutici ad ottenere l’ok per giocare in Champions. E poi perché il San Paolo, così com’è, non va bene. Da qui le scintille, che riguardano anche il rinnovo della convenzione per la gestione dell’impianto sportivo.
«Quando parliamo di gara pubblica ci riferiamo a tutti gli interessati, non a qualcuno in particolare – spiega de Magistris – Noi mettiamo in condizioni chi vuole investire, e prima di tutti De Laurentiis, di poterlo fare. È ovvio che in questa vicenda l’interlocuzione principale sia con le società di calcio ma bisognerà vedere perché quando si decide di fare lo stadio potrebbe esserci anche qualche altro imprenditore intenzionato ad investire». Per il sindaco il traguardo da centrare è «consegnare alla città uno studio degno di questo nome. Se lo si riesce a fare con De Laurentiis sarebbe l’ideale».
L’ex pm esclude, comunque, che il Napoli sarà costretto a recarsi in trasferta: «Le partite del club azzurro si giocheranno in città, non a Caserta né a Palermo. A meno che il presidente De Laurentiis non se ne voglia andare ma è una cosa che non ha mai detto e io non riesco a immaginare che il Napoli giochi fuori città». E allora in cima alle priorità figura «l’agibilità del San Paolo perché noi siamo abituati a prevenire le cose». Quanto alla transazione tra Comune e società, de Magistris sottolinea: «In questo caso siamo creditori, capita poche volte ma stavolta è così. È necessario estinguere i debiti, siglare l’intesa e poi la nuova convenzione che darà straordinarie possibilità alla società di investire a Napoli». Occorre però «mettere da parte le polemiche e chiudere in tempi molto rapidi. Credo che, in questo senso, ci sia volontà anche da parte del presidente». A tal proposito la posizione del club è chiara: l’incontro odierno servirà innanzitutto a definire la questione dell’agibilità e a chiudere il contenzioso con l’amministrazione, che sulla carta è creditrice per circa un milione di euro. Una volta chiariti questi aspetti, si discuterà del resto. Intanto continua il pressing del sindaco di Caserta, Pio Del Gaudio: «Sono pronto per fare lo stadio del Napoli a Caserta anche per valorizzare la città e dare una mano alla Casertana calcio. Lo stadio rappresenta un indotto importante ed avere il Napoli calcio a Caserta sarebbe una cosa positiva. Non facciamo una battaglia contro de Magistris, non mi interessa farlo ma mi fa piacere sviluppare la zona di Caserta».
Fonte: Il Mattino.
La Redazione.
D.G.
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