L’ultimo stadio in realtà è anche l’unico: perché oltre il San Paolo c’è il nulla, perché nel San Paolo c’è la storia, perché intorno al San Paolo c’è un progetto che De Laurentiis ha in testa e che il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, rivela andando in tv, a Goal Show su Canale 9, appuntamento del lunedì sera partenopeo nel quale stavolta la palla scivola direttamente in campo: «De Laurentiis non intende portare il calcio fuori dal san Paolo, che anzi vuole rendere all’altezza di una città creativa ed originale attraverso ingenti investimenti. C’è un’idea meravigliosa: ed è quella di dare ampio respiro ad un luogo che viene utilizzato una volta ogni quindici giorni; e invece, il futuro prevede la riqualificazione di Fuorigrotta, con investimenti sul territorio».
«SINTONIA CON DE LAURENTIIS» – La «querelle» è chiusa, la mano è tesa e l’unione fa la forza, pur in un periodo d’emergenza economica, con le casse del Comune che sono vuote e con il Calcio Napoli che intende crearsi una casa accogliente, nel bel mezzo di un quartiere da rivitalizzare: priorità ai servizi pubblici, a Palazzo san Giacomo; mentre De Laurentiis riflette. Le proposte sono varie: intanto, la partecipazione al capitale privato, attraverso la ricerca di una serie di azionisti; poi, una struttura capace di ospitare cinquantamila spettatori da edificare nel corso di un triennio, al massimo d’un quadriennio, e però senza intaccare il percorso del club. Dunque, alla domenica si gioca e negli altri giorni si lavora, un po’ come succede a Udine. Per fare in modo che il Napoli viva sempre tra le proprie mura domestiche: «I rapporti con De Laurentiis sono ottimi e mercoledì scorso abbiamo parlato per due ore: verrà fuori un San Paolo bellissimo, con museo del calcio, spazi per la musica. Ora ci sono le condizioni per intervenire».
Fonte: Corriere dello Sport.
La Redazione.
D.G.
