Il tema del giorno in realtà è l’argomento del futuro («dei prossimi cinquant’anni») e in questa Napoli curiosona e (giustamente) impaziente, la domanda sorge sistematica: lo stadio, ma quale e dove? Il piano A, il piano B, il piano C: le idee sono lì, sui tavoli, e tutt’intorno, nell’etere, attraverso Crc, Luigi De Magistris, il sindaco d’una città eternamente nel pallone, ha già piantato i paletti: «Sullo stadio si deve aprire un dibattito e parlarne con la gente, perché quello sarà lo stadio dei prossimi 50 anni. E comunque ci stiamo lavorando da prima di Natale, perché l’intenzione è di costruirlo entro la fine del mio mandato».
NUOVA AREA – Quattro anni per saperne di più, per conoscere di quale stadio bearsi, se restare a Fuorigrotta o sistemare la palla al centro di nuove aree: «Siamo affezionati al San Paolo, che rimarrà comunque struttura sportiva. Da quando sono sindaco, la richiesta unanime è stato l’impianto, perché allo stato la situazione non regge. Per me, quindi, questa è una priorità. Vedremo se intervenire, dobbiamo soddisfare i tifosi e contribuire affinchè il Napoli sia sempre più forte a livello mondiale. E pensare che qualcuno parla di screzi con De Laurentiis: quanto mi diverto ad ascoltare cose non vere».
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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