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De Magistris e De Laurentiis, lite sul nuovo stadio

Il presidente: "Il sindaco sfrutta il calcio per lanciare il suo progetto politico." La replica: "Affermazioni gravi"

Nuovo stadio e ristrutturazione del San Paolo, fra il patron Aurelio De Laurentiis e il sindaco Luigi de Magistris sono scintille. Apre i giochi il presidente che dà del parac… al primo cittadino e attacca Marilù Faraone Mennella capocordata di uno dei progetti del nuovo stadio a Ponticelli. Decisa e garbata la replica di de Magistris: «Affermazioni gravi anche se non in una intervista, io sarei contento se un sindaco volesse costruire il nuovo stadio cosa spettiamo che il San Paolo crolli? Sulla trasparenza abbiamo fatto una manifestazione pubblica di interesse, chi vuole può presentare progetti a patto che sia coinvolta la società. Massima apertura inutile essere nervosi». Un botta e risposta a distanza, il patron parla da Dimaro, il sindaco replica dalle frequenze di Kiss kiss Napoli stuzzicato da Valter De Maggio. «Il sindaco – ha detto De Laurentiis – si è messo in testa che prima di andarsene via a tentare la sua carriera politica a Roma vuole lasciare un segno tangibile a Napoli. Ha capito stò parac… che il Napoli è una cosa importante, popolare, che dà immagine, quindi cosa c’è di meglio che giocare sullo stadio? Solo che ha fatto i conti senza l’oste. Primo perché non c’è ancora la legge, che io conosco a memoria e che fu bloccata per le intemperanze di Lotito e Rosella Sensi. Forse tra un anno ne vedremo la luce». E ancora: «In base a questo disegno di legge può fare lo stadio solo il club, perché i soldi dello stadio vengono usati per finanziare il club e viene dato a chi fa lo stadio la possibilità di fare altre costruzioni collaterali commerciali, per far sì che con quei soldi che realizza possa pagarsi lo stadio e azzerare eventuali perdite. Però il nostro sindaco non ha letto bene la legge, non la conosce. Poiché lui ha avuto i voti della Mennella che è una torrese, quella ha da farsi uno sviluppo a Ponticelli e gli ha fatto mettere un sì su questa ipotesi. Lei mi è venuta a trovare tre anni fa e le ho detto, ”senti abbi pazienza lo stadio a noi ci serve per fare fatturato, per comprare i giocatori, quindi non possiamo far fare lo stadio a un altro, che facciamo poi gli paghiamo pure l’affitto?”. Lei non ha voluto ascoltare e ha fatto lo sponsor dei voti del sindaco e quindi adesso lui deve restituire il favore. Per me la casa è il San Paolo e rimane il San Paolo».
Parola al sindaco: «Se io fossi presidente del Napoli sarei felice se il sindaco volesse fare uno stadio: è quello che mi chiedono i napoletani. Napoli merita un grandissimo stadio e un grande Napoli. Che il San Paolo non va è d’accordo anche il presidente. Siccome queste sono cose serie e si valutano i progetti, al Comune ne è stato presentato uno. Potevamo andare avanti, però il nuovo stadio segnerà la storia della città per molti anni. E allora abbiamo fatto una manifestazione pubblica per chiunque volesse presentare progetti. Poi si deciderà qual è la migliore. Spiace la reazione del presidente, De Laurentiis sa come stanno le cose e non ce motivo di essere nervoso, deve essere contento se si fa un grande stadio per un grande Napoli. Quello che è certo è che si farà un nuovo stadio e lo si farà con la società perché nella manifestazione di interesse c’è grande apertura alla società». De Magistris sui rapporti con il re del cinepanettone spiega come stanno le cose: «Siamo sempre stati in sintonia sulla necessità che il San Paolo non va, le sue sono affermazioni gravi e pesanti, si sta lasciando un po’ andare. Se non arrivano offerte per il San Paolo cosa facciamo, aspettiamo che crolli?». Sulla questione della Mennella è molto esplicito il primo cittadino: «Sono cose serie i progetti e non si valutano sulla scorta della simpatia per quello o questo imprenditore e non cado nella trappola della guerra fra imprenditori. Valuteremo l’offerta migliore nel massimo della trasparenza. Ho un solo impegno, quello con i napoletani che mi chiedono lo stadio ed è una battaglia che vinceremo».

Fonte: Il Mattino

La Redazione

M.V.

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