A Radio Crc Targato Italia, nel corso del programma “Si Gonfia la Rete di Raffaele Auriemma” è intervenuto Luigi De Magistris, sindaco di Napoli. Ecco quanto evidenziato dalla Redazione di IamNaples.it:
“Una riflessione a freddo? Ci sono tante cose da dire, ma comincerei da due pensieri: quello di stare vicini a Ciro in primis. In secondo luogo bisogna fermare l’aggressione alla città di Napoli, un ragazzo sparato in petto sta passando come carnefice e non come vittima. Una partita di sport è stata macchiata e violentata, i giocatori del Napoli erano condizionati, l’entusiasmo è stato represso e le molte persone perbene che erano allo stadio hanno subito dei cori beceri contro Napoli. Bisogna capire cosa bisogna fare del calcio, se spuntano pistole e armi nessuno porterà i figli allo stadio ed il calcio morirà. Bisogna prendere decisioni forti a riguardo, liberare gli stadi da questa gente e prendere provvedimenti importanti. Bisogna concentrarsi sul capire cosa è accaduto, il clima era teso e surreale, qualcosa aveva inquinato la serata e si avvertiva il pericolo. Le immagini viste sabato in curva si vedono in tutte le curve d’Italia, il capo ultras non rappresentava la città di Napoli, prima di andare sotto la curva c’era stato un conciliabolo. Quel personaggio con quella maglietta e l’immagine che ha dato di sè non rappresenta Napoli, non devono essere poche persone a fare i direttori del tifo, ma questo non succede solo a Napoli, ma in tutta Italia. Napoli, Roma e Firenze hanno fatto una pessima figura in tutta il mondo, non è possibile che ogni partita si sparino bombe carta. Io sto prendendo una posizione, prenderò le mie iniziative, lo sport è aggregazione, lotta alla camorra e alla violenza e ogni giorno ci impegniamo per dirlo. Bisogna prendere dei provvedimenti senza precedenti”
