Alla signora Yanina Screpante, le scuse del sindaco e forse oggi, discretamente, anche un fiore e un caffè lungo strade serene. Ai suoi concittadini, l’invito a non cedere allo sterile gioco dei campanili. “Se un’ospite della mia città finisce rapinata, mi dispiace moltissimo. Anche se ritengo questo rischio comune ad altre metropoli italiane ed europee. Però non ha senso che alcuni napoletani si offendano per una frase dettata dalla rabbia di un attimo”.
Luigi de Magistris, il sindaco che punta tutto su innovazione e legalità (in giunta con lui c’è anche l’ex pm Giuseppe Narducci), è diventato di recente un vivace supporter del Napoli. Seduto immancabilmente di fianco a De Laurentiis, in tribuna, secondo rito scaramantico.
Sindaco, la pensa come De Laurentiis? Chi indossa un Rolex o gira su un’auto di lusso, a Napoli o altrove, se l’è cercata?
“Ne sono rammaricato e basta. Inutile pesare quella frase (“città di m.”, ndr). È legittimo per chi subisce un reato, un atto di violenza a mano armata, esprimere l’amarezza, anche in modo impetuoso e colorito. Ovviamente mi spiace per la vittima, a prescindere dalla sua identità e ruolo”.
È sempre convinto che Napoli non presenti una soglia di pericolo particolarmente alta?
“Sì. Continuo a ritenere, dati alla mano, che Napoli sconti quei problemi di sicurezza tipici di una grande città, vedi Roma o Milano, e anche europea”.
Suscitò polemiche proprio la sua osservazione su furti e rapine denunciate a Bruxelles.
“Beh, lo dissi perché da ex parlamentare europeo ascoltavo le interrogazioni rivolte al presidente dell’assemblea su quegli episodi che avvenivano dinanzi al Parlamento. Avrei potuto fare esempi di altre importanti città. Ma per tornare a Napoli: do atto dello straordinario lavoro che stanno svolgendo le forze dell’ordine. Ovviamente non mi chiamo fuori: ogni istituzione, a partire dal sindaco e dalla polizia municipale, siamo chiamati a fare sempre di più. E infatti stiamo rafforzando l’impegno dei nostri agenti”.
La sicurezza è una pre-condizione di sviluppo. E Napoli, la prossima primavera, ospiterà le regate della Coppa America. State valutando il problema sicurezza?
“Questo aspetto lo stiamo analizzando fin nei dettagli con il prefetto e il questore. Ad esempio abbiamo già previsto l’aumento del numero di telecamere, postazioni importanti per garantire la vigilanza e la prevenzione. Gli appassionati della vela, i turisti e i curiosi dovranno sentirsi al sicuro. E comunque se ne vogliamo parlare seriamente, non dimentichiamoci che un campo strettamente connesso alla sicurezza è quello del lavoro e dello sviluppo”.
Per questo ha scritto al premier Monti una lettera che chiede attenzione per lo sviluppo al Sud?
“È così. Partirà nelle prossime ore. Sviluppo e lavoro devono tornare accanto alla parola Napoli. Più mancano queste occasioni, più cresce il conflitto sociale, più la comunità si espone al rischio di devianze e aggressioni”.
Prima c’era stato il furto nella villa di Cavani, poi la moglie di Hamsik derubata, adesso la rapina alla fidanzata di Lavezzi. Qualcuno teorizza un attacco di camorra contro il Napoli. Da ex pm, le sembra un’ipotesi fondata?
“Francamente non ho nessun elemento, nessun motivo per valutare una tale ipotesi”.
Fonte: Repubblica.it
La Redazione
M.V.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro