De Laurentiis:”Il calcio europeo va rivoluzionato. Solo con la superlega il definitivo salto di qualità”

Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis è da sempre un visionario. Nel cinema quanto nel calcio. Dal lontano agosto 2004 la sua irruzione in un mondo a lui nuovo, è stata come un terremoto per molti. Il suo progetto, espresso in molteplici occasioni, di organizzare una superlega che accolga solo i migliori top club europei è sempre vivo. Non manca occasione che il patron azzurro sfrutti per ribadirlo in maniera sempre più convinta. Un’idea maturata da tempo, quando ancora era un neofita di questo sport.  Il produttore cinematografico preme il piede sull’acceleratore perché il calcio italiano ed europeo possano compiere il definitivo salto di qualità. Al quotidiano sportivo francese “Equipe” il numero uno azzurro spiega come: ”Bisognerebbe partire dai campionati nazionali e ridurre le partecipazioni a 16 squadre. A questi andrebbe affiancata una superlega europea cui parteciperebbero le prime cinque dei cinque migliori tornei. L’Europa League andrebbe eliminata perché solo fonte di spreco di danaro ed energie. Nella mia visione dovrebbero alternarsi una settimana di campionato nazionale e una di superlega europea. Si potrebbero generare 5 miliardi di euro, e in cambio tutti i club avrebbero i conti in regola”, prosegue il presidente analizzandone l’aspetto economico-finanziario. Con l’occasione, arriva anche la stoccata al presidente UEFA Michel Platini con l’invito ufficiale a sedersi intorno ad una tavola rotonda per affrontare il discorso relativo ai diritti tv:”Deve sedersi a un tavolo e trattare con noi. Non capisco perché venda i diritti esclusivamente alle tv escludendo Internet. Lui può restare anche vent’anni alla guida della Uefa ma deve cambiare le regole“. Ce n’è anche per Blatter n° 1 FIFA, cui De Laurentiis si rivolge invitandolo a “pagare 1 milione di euro per ogni partita dei nazionali. Non può sfruttare gli sforzi dei club”. In questa rivoluzione entrerebbe a pieno titolo anche il mercato con l’eventuale cessione dei giocatori con i rispettivi contratti in corso di validità, ponendo fine ad una grande falla nel funzionamento del sistema attuale.