Otto anni possono bastare come prologo di un progetto ambizioso. È tempo di vincere qualcosa e iniziare magari dalla Coppa Italia non sarebbe male. È il pensiero che è stato espresso ieri a «Radio Marte» dal presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis: «La Coppa dovrà essere il nostro rassicurante passaporto per l’Europa, ma sarebbe piacevole vincerla per portarla nel nostro regno calcistico: sarebbe il primo trofeo della mia era, da aggiungerlo alle tante altre prestigiose vittorie del passato».
In 35 giorni il Napoli giocherà otto gare decisive: si inizia proprio domani sera contro l’Inter. «Non diamo nulla per scontato – ammonisce il presidente De Laurentiis – loro sono alla ricerca di un’identità e hanno un allenatore di grande esperienza. Non sarà una partita facile, l’Inter vorrà fare una grande prestazione. Bisognerà essere attenti, la gara va preparata con umiltà. L’identità operaia sarà fondamentale, mi aspetto massima concentrazione, auspico una bella prestazione, ma non sarà una passeggiata».
Il suo Napoli è terzo nel ranking Uefa stagionale (dopo Barça e Real Madrid) e il confronto con il Napoli di Diego Armando Maradona nasce spontaneo: «Stiamo crescendo costantemente, per me però il Napoli storico e glorioso è stato quello di Maradona, non è il caso di fare paragoni. Abbiamo iniziato un nuovo capitolo dopo il fallimento, i presupposti di solidità sono fondamentali, ma resto sempre con i piedi per terra perché per me è fondamentale coniugare razionalità e sentimento».
Ma per vincere non si può certamente prescindere da giocatori come Lavezzi o Cavani; e De Laurentiis mostra di apprezzare le parole di amore per Napoli che sono state espresse dal manager del Pocho. «Mi fanno piacere: Lavezzi, Hamsik e Gargano fanno parte da anni del progetto e della famiglia. Poi, se qualcuno pensa che la sua missione sia terminata, cercheremo di convincerlo del contrario, ma non costringiamo nessuno».
Intanto il tifo tracima ansia per Chelsea-Napoli del 14 marzo. A inizio settimana arriveranno i 2600 tagliandi per lo Stamford Bridge: pochi per l’enorme richiesta. Ed ecco allora l’appello di De Laurentiis: «Chiedo a Platini, al Chelsea e ai presidenti Coni e Figc, Petrucci e Abete, più biglietti per i nostri tifosi. Si potrebbe verificare la situazione di Stamford Bridge: se non ci sarà il sold out, e solo in questo caso, sarebbe opportuno concedere magari una scorta di 3500-4000 tagliandi, onde poter evitare dei disagi o dei possibili incidenti ai nostri tifosi».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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