De Laurentiis non poteva immaginare che in così breve tempo, il settore giovanile riuscisse a compiere passi da gigante. Il lavoro fu avviato otto anni fa con altrettanta fretta da Giuseppe Santoro, su sollecitazione di Pierpaolo Marino. Vennero cooptati un gruppo di ragazzi che Gigi Caffarelli era riuscito a preservare dal «saccheggio» del vecchio vivaio. E già al secondo anno, la regia di Santoro condusse alla vittoria del titolo Berretti mentre la prima squadra era ancora in C1. Non a caso, Mazzarri l’ha voluto al suo fianco delegando ad altri la gestione del vivaio. Da allora, tanto è stato fatto per crescere sul piano qualitativo. Pur non destinando ancora cifre corpose per gli investimenti. E pur non avendo una struttura propria per gli allenamenti quanto per gli alloggi. Molto però è stato prodotto, considerato il breve periodo di semina. Lorenzo Insigne è già in prima squadra. Stimato e quotato. E prima di lui, Luigi Vitale. Ma dietro di loro scalpitano una miriade di ragazzi. Da quelli che stasera sfideranno la Juventus di Marco Baroni per la Coppa Italia, agli altri che sono in giro per l’Italia tra B (Maiello e Ciano) e C1 (Dezi, Izzo, Sepe ed altri).
De Laurentiis è così entusiasta dei propri baby che vuole essere aggiornato in continuazione. Il presidente è orgoglioso del cammino effettuato dalla Primavera in Coppa Italia, come in campionato. E ieri ha voluto lanciare un appello ai tifosi, dopo aver concesso l’accesso gratuito ai possessori di abbonamento e a chi esibiva il tagliando dela gara Napoli-Juve di campionato tramite invito: «Andate tutti alle ricevitorie ed ai botteghini dello stadio perchè dobbiamo essere in tanti ad incoraggiare questi ragazzi che si apprestano ad affrontare la Juve Primavera per la Coppa Italia. Questi sono i nostri gioielli per il futuro. Mi voglio proprio divertire e fare un bagno di napoletanità. Facciamo sentire la forza dei napoletani in un solo coro» . Prima della finale di Coppa Italia, alle 18.15 si allenerà la prima squadra al San Paolo. Un evento nell’evento. Mai era accaduto con Mazzarri. E Cavani e soci potranno ricevere l’abbraccio dei quarantamila (tanti se ne prevedono) dopo il pari in casa del Milan che ipoteca il ritorno in Champions a distanza di un anno. E se i baby dovessero riuscire nell’impresa, De Laurentiis insieme alla prima squadra, saranno felici di alzare al cielo un’altra Coppa Italia, dodici mesi dopo, e sempre a spese della Juve.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A-S.
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