Cerca
Close this search box.

De Laurentiis tenta l’assalto ad Allegri

Mazzarri verso l’addio, pronto un contratto triennale per il milanista

Massimo Corcione per “Il Mattino”

“Ora che l’Europa è stata conquistata, Napoli deve imparare a parlare un’altra lingua: lo spagnolo, o il francese, o l’inglese che resta la più usata in Champions. Il giro degli stadi ricomincia, stavolta De Laurentiis chiede che si dimostri d’aver imparato la lezione. E un professore che faccia ripetizioni quotidiane a Castel Volturno potrebbe aiutare. Un indizio, o forse ancora una suggestione per orientarsi nella ricerca del dopo Mazzarri: se davvero il Grande Artefice dovesse andar via, occorre un allenatore già pronto per i grandi appuntamenti; una questione di testa e pure di linguaggio. La giostra dei nomi impazza, Allegri è l’ultimo, un ritorno dopo l’interesse già mostrato in passato. Con il Milan ha vinto uno scudetto al primo assalto, una stella al merito che vale tanto. Poi si va da Bielsa, argentino che ha allenato due nazionali e conosciuto tre campionati, a Benitez, che avrebbe una gran voglia di dimostrare a Moratti l’errore d’averlo scacciato dopo aver vinto il mondiale per club. Passando per Di Matteo che sostituì Benitez nel Chelsea, vincendo poi la Champions del 2012. C’è un candidato naturale che non è mai entrato nell’elenco dei pretendenti alla successione di Mazzarri: Gianfranco Zola in Inghilterra sta per raggiungere la Premier con il Watford della famiglia Pozzo. Le regole del marketing, e anche quelle del valore assoluto, ne farebbero un soggetto ideale: è stato l’unico a indossare la maglia azzurra numero 10 senza procurare reazioni allergiche a chi era abituato a vederla sulle spalle di Maradona, ha vinto tantissimo da calciatore, è conosciuto da tutti in Europa e parla pure un impeccabile inglese. Meglio di così non si troverebbe.
Non c’è nessun cacciatore di teste al lavoro per conto di De Laurentiis, il presidente si fida soprattutto si se stesso e delle impressioni ricevute nell’intervista finale che solitamente precede promozione (e assunzione) o bocciatura. Accadde così per Delio Rossi qualche anno fa, accadrà per altri. Un verdetto che verrà pronunciato in tutte le lingue del mondo.
Le caratteristiche sono quelle imposte dai paragoni con il passato: il campo d’allenamento spesso s’è trasformato con Mazzarri in aula a cielo aperto. La difesa a tre, il portiere che deve imparare a rilanciare l’azione e non solo il pallone, tutti i movimenti da coordinare per liberare il trio e poi – dopo il sacrificio necessario di Lavezzi – per scatenare la forza di Cavani sono stati i capitoli principali di un manuale che Mazzarri ha una gran voglia (o la tentazione) di esportare. Non ha avuto la forza di dirlo domenica, colpa di un entusiasmo che sarà difficile dimenticare, e del calendario che per l’ultima di campionato fissa una partita speciale, da tutti o quasi annunciata come la presentazione naturale sul palcoscenico di Roma. Il suo silenzio blocca tutto, anche De Laurentiis che una settimana è disposto ancora ad aspettarla. 
La successione di un tipo così non è una staffetta naturale, non c’è da assegnare una poltrona, ma occorre disegnare un nuovo progetto. Che porti ancora più in alto del secondo posto: a Mazzarri, se deciderà di lasciare, resterà sempre il rimpianto per non aver tentato l’ultima mossa. 
A chi dovesse subentrargli, toccherà la sfida di riorganizzare una squadra che ogni anno ha fatto meglio del precedente e che potrebbe ritrovarsi senza il superman dell’anno: Edinson Cavani, l’oggetto possibile del desiderio per chiunque possa presentarsi con un assegno da 63 milioni di euro. Un privilegio che solo i club più ricchi possono permettersi. E anche qui la tentazione di un ingaggio stramilionario può influenzare il capocannoniere della serie A. Diventerebbe ricco come Ibrahimovic, campione che ha conquistato la ricchezza e insegue sempre la felicità. 
Ma può esistere un Napoli senza Mazzarri e senza Cavani? Solo un anno fa sembrava un’ipotesi da fantacalcio, ora un’eventualità con la quale confrontarsi, misurarsi. Un’altra partita, da vincere”.

Sartoria Italiana
Vesux

I Am Naples Testata Giornalistica - aut. Tribunale di Napoli n. 33 del 30/03/2011 Editore: Francesco Cortese - Andrea Bozzo Direttore responsabile: Ciro Troise © 2021 IamNaples
Salvo accordi scritti, la collaborazione con questo blog è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. In nessun caso si garantisce la restituzione dei materiali inviati. Del contenuto degli articoli e degli annunci pubblicitari sono legalmente responsabili i singoli autori. - Tutti i diritti riservati Vietata la riproduzione parziale o totale dei contenuti di questo portale Tutti i contenuti di IamNaples possono essere utilizzati a patto di citare sempre IamNaples.it come fonte ed inserire un link o un collegamento visibile a www.iamnaples.it oppure al link dell'articolo.