De Laurentiis non era a Torino. Il presidente, volato a Los Angeles il 10 ottobre per improrogabili impegni cinematografici, ha assistito alla partita con il figlio Luigi. E proprio il primogenito del produttore, il suo più stretto collaboratore nella Filmauro, prima della partita ha inviato un tweet per far sapere ai suoi amici: «Vedrò la partita con mio padre. La tensione mi ricorda la finale del 2006 contro la Francia».
Ma non è finita con un trionfo come all’Olympiastadion di Berlino, dove gli azzurri guidati da Fabio Cannavaro vinsero la Coppa del mondo. De Laurentiis si è poi messo in contatto con l’altro figlio Edoardo, vicepresidente del Napoli, tornato a seguire la squadra dopo aver scontato la squalifica, e il responsabile delle relazioni esterne, Nicola Lombardo. Amareggiato il patron, che ha comunque dato al telefono la carica agli azzurri dopo la sconfitta che interrompe la serie positiva del Napoli. L’unico ko in questa stagione risaliva all’11 agosto, anche in quella occasione il Napoli perse contro la Juventus, che conquistò la Supercoppa italiana ai rigori. Vi furono momenti di forte tensione, perché gli azzurri non salirono sul palco per la premiazione su disposizione della società. Poi il rapporto con la Juve è ripreso, tanto è vero che anche il Napoli ha accettato che Andrea Agnelli, presidente del club bianconero, fosse il rappresentante dei club italiani all’interno dell’Eca, l’organizzazione dei club europei guidata da Karl Heinze Rummenigge.
Prima di partire per gli States, De Laurentiis aveva interpellato Abete per ricevere informazioni sugli allenamenti differenziati dei giocatori juventini in Nazionale. Il presidente federale rese pubblico quel colloquio e il fatto ha suscitato perplessità all’interno del Napoli. Atteso giovedì in Italia, De Laurentiis non seguirà la squadra nella trasferta di Europa League in Ucraina. Sarà probabilmente al San Paolo domenica sera per assistere al posticipo contro il Chievo: per questa gara saranno praticati prezzi contenuti, curve in vendita a 10 euro.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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