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De Laurentiis: “Su Lavezzi si sta scatenando un’asta”

Il presidente partenopeo: "Mazzarri deve rispettare il fair play finanziario"

Verba volant: e da Mazzarri a Lavezzi, da Jovetic a Giovinco, dalla Cina desiderata con furore a Cavani, ciò che rimane è l’autografo di Aurelio De Laurentiis che certifica ciò ch’è contenuto in un’agenda ricca d’impegni e di appuntamenti, di richieste e di prospettive internazionali, di trattative e di aspirazioni, di strategie e di deduzioni. Scripta manent: perché tra le righe di ciò che atterra via etere, attraverso le pubbliche confessioni, ci sono messaggini subliminali nei quali De Laurentiis invita a leggere con particolare attenzione, senza ricorrere all’uso del decodificatore. Ciak, si parla: con Mazzarri, di Lavezzi, della Supercoppa, di mercato, del futuro, del passato, districandosi tra Sky e Radio Marte, riempiendo i microfoni ed i taccuini di istruzioni per l’uso su ciò che sarà l’estate di Napoli.

GIRO DI WALTER – Giovedì 31 maggio: il d day è oramai arrivato e in quell’appuntamento definito per confrontarsi sulle tesi di De Laurentiis e sulle attese di Mazzarri, il percorso indicato per lanciarsi nell’anno che verrà è nella filosofia imperante da otto anni ribadita dal presidente: « Io con il mister vado d’amore e d’accordo, però bisogna continuare a marciare seguendo il fair play finanziario che, lo ricordo, ci è imposto dalle regole. D’altro canto, il nostro cammino in A è stato avviato credendo nei giovani e facendoli crescere: ora tutti ci invidiano Hamsik, ma noi abbiamo deciso di non cederlo; e come lui Cavani, Lavezzi, il nostro portierone. Mazzarri deve ragionare da Napoli e da tecnico che magari vuol restare un anno e poi si vedrà: il risultato a casa lo dobbiamo portare tutti ».
UN POCHO DI SUSPENCE – L’estate sarà calda, bollente, e magari diventerà rovente, avendo Lavezzi mezza dozzina di club (soprattutto Inter e Psg) che l’inseguono e che corteggiano De Laurentiis per «strappargli» quello scugnizzo nato casualmente in Argentina: « Ci sono sei società interessate. Prima arrivavano offerte dall’Italia, dall’Inghilterra, dalla Russia, dalla Germania e dalla Francia; adesso giungono notizie pure dalla Cina. Io rispetterò i desideri del ragazzo, che in cinque anni ci ha dato tanto: scelga il luogo in cui penserà di star meglio, di giocare, di essere più tranquillo; è chiaro che lo cederò a chi pagherà la famosa clausola, ma tenendo ben presente la volontà del calciatore. Poi per lui le porte resteranno sempre aperte e se dovesse accorgersi di non sentirsi a soddisfatto della nuova destinazione, sappia che lo riprenderei ben volentieri ».
MI PIACCIONO MA… – Cercasi un nuovo pocho, chiaramente, e tra un Giovinco che piace e uno Jovetic ch’è graditissimo da sempre, ci sono riflessioni che inducono a meditare: «Giovinco mi piace, ma ha espresso il desiderio di andare alla Juventus e lì potrebbe essere destinato. Mentre Jovetic serve al mio amico Della Valle, al quale non farei mai uno sgarbo: se poi un giorno Diego dovesse dirmi, guarda che adesso lo vendo, allora lo ringrazierei per la cortesia e… ».
OCCHI A MANDORLA – Ci vediamo a Pechino? Juventus-Napoli, la finale di Supercoppa, ha gli occhi a mandorla e la Cina che De Laurentiis ha amato d’impatto, nel corso del suo recentissimo viaggio, diviene l’epicentro d’una sfida che solo lì s’ha da fare: « Altrimenti non se ne fa niente e organizzo un’altra partita ».
CAVANI E TOURNEE – Saranno mesi vibranti, da attraversare stropicciandosi gli occhi in nottate tra le stelle del Real da sfidare in amichevole, e però anche ammirando Cavani: « Avremo tanti impegni, tra Europa, coppa Italia e campionato, dove cercheremo di far meglio di quest’anno. Con Mazzarri getteremo le basi per costruire una squadra attraverso la sana amministrazione. E quanto a Cavani, è coerente, quando è venuto l’anno scorso per il rinnovo con congruo adeguamento, m’ha detto: presidente, non le rompo».
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
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