Il patron ha la consueta grinta: «Siamo da cinque anni in serie A e soltanto in una circostanza il Napoli non è riuscito ad arrivare in Europa. Voltarsi a questo serve, a capire: non per citarci, ma il cammino intrapreso in quell’agosto del 2004 sembra lontano proprio grazie ai vari traguardi colti e a una maturazione imponente, che ci ha permesso di essere al passo con le grandi sia in Italia che in Europa, nel pieno rispetto del fair-play finanziario. Ma si resta inchiodati comunque su parametri antichi, perché manca la volontà di intervenire: qui non servono pennellate, ma interventi mirati. La Cina che ho appena visitato mi ha confermato che in pochi anni i cinesi saranno al top anche nel calcio; in Germania s’è appena chiuso un campionato in cui non c’era uno stadio semivuoto, mentre da noi non ce n’è quasi mai uno pieno: se uno ha occhi per vedere, e coscienza per analizzare, s’accorge che siamo rimasti pericolosamente indietro. Spero che i politici facciano il loro dovere nell’approvare la legge per i nuovi stadi. E che soprattutto si rimetta mano in maniera moderna alla legge 91 dell’81 e con essa alla responsabilità oggettiva dei club».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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