De Laurentiis riparla di tutto: la lotta scudetto, la riconferma di Mazzarri, il contratto di Cavani, la rapina ad Hamsik. Sereno e determinato il presidente del Napoli nell’intervista rilasciata ieri sera alla Rai. Primo argomento caldo: la supersfida di venerdì prossimo al San Paolo e il duello scudetto con la Juventus. «La Juventus è una grandissima squadra, l’affrontiamo da quando eravamo in serie C. Ci siamo sempre divertiti moltissimo, una gara estremamente sentita, molte volte l’abbiamo battuta, altre volte ci hanno battuto loro. Sarà una bellissima gara, troppo vicina però alla gara di Udine, questi sono gli errori di chi organizza il calcio, i veri protagonisti del calcio non hanno colpe», dice De Laurentiis. «Lo scudetto? noi pensiamo partita per partita. Ora non siamo concentrati sulla Juventus ma sull’Udinese, vogliamo fare bene a Udine e poi fare bene al San Paolo contro la Juventus. Noi cerchiamo di fare il massimo e di vincere il maggior numero possibile di partite. Ma sia chiara una cosa: se dovessimo riconquistare la Champions e non dovessimo arrivare allo scudetto sarebbe comunque un’annata straordinaria».
Il contratto di Mazzarri, il presidente rimanda il discorso a fine stagione e non dà fretta al suo allenatore. «Con Mazzarri abbiamo sempre fatto i nostri accordi a fine campionato: è stupido distrarre una persona concentrata mentre sta preparando partita per partita, gare anche molto complesse. Alla fine del campionato e di ogni scadenza abbiamo trovato quello che volevamo trovare: sarà così anche stavolta». Altro argomento caldo, la riconferma di Cavani. «Cavani è uno dei cinque migliori attaccanti al mondo. Dal Palermo al Napoli ha avuto un salto incredibile grazie al modo di utilizzo di Mazzarri, passando da 15 a 33 gol. C’è una clausola rescissoria. Credo che lui si trovi molto bene a Napoli e noi ci troviamo benissimo con lui. Se qualcuno arriva alla cifra di 70 milioni, poi sarà sempre Cavani a decidere. Io mi auguro che rimanga anche se vengano offerti questi settanta milioni».
La rapina ad Hamsik, allo slovacco hanno rubato il Rolex. «Innanzitutto faccio ancora le mie scuse ad Hamsik. Però dico anche: caro Marek queste cosa è successa anche a Vucinic, a Milano, a Roma, Parigi, in qualsiasi parte del mondo. Meglio essere più discreti, viviamo un brutto momento». Le elezioni in Lega. «Beretta è estremamente capace, sa svolgere bene il suo ruolo in Lega per implementare i ricavi: lavoreremo per aumentare i ricavi esteri e i ricavi italiani. La Lega da quando si è staccata dalla B si è dovuta preoccupare di un compito diverso, ma molto complesso. È un associazione d’impresa molto corretta».
La vicenda Cellino, il presidente del Cagliari finito in carcere. «Cellino è in carcere, una cosa agghiacciante, aberrante, sono suo amico, lo conosco di persona, sono sicuro che lui non sia colpevole però non conosco il problema e lascio ai giudici la libertà di giudicare». L’elezione di Malagò nuovo presidente del Coni, e la speranza che si possano aprire spiragli per la legge sugli stadi e possa arrivare un aiuto per la vicenda San Paolo. «Malagò è un presidente e industriale, sa perfettamente cosa fare per lo sport, sa bene cosa è l’industria. Una persona estremamente garbata, colta, elegante ma anche umile: sono convinto che ci aiuterà nel prossimo governo per un calcio migliore a cominciare dagli stadi».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro