Tutto in una notte, sontuosa e affascinante: con la Vecchia Signora da inseguire (e magari da avvicinare) e il Re che torna quasi per star simbolicamente al fianco, o per spingere alle spalle, soffiando sul fuoco che divampa. Tutto in questa notte: in quell’Udinese-Napoli che vale (indiscutibilmente) un angolino di scudetto e la possibilità di andarsene a giocare un altro po’ con la Juventus, tra quattro giorni al san Paolo, però dovendole stare sul collo, possibilmente a quattro punti.
Si gioca e in quel pathos umanissimo d’una vigilia che Mazzarri consuma in silenzio, scegliendo il Napoli, svelando i ballottaggi (Mesto batte Maggio, Armero sorpassa Zuniga e Insigne dribbla Pandev), rassicuranti piombano in ritiro – attraverso 5 minuti, al termine del tg1 delle 20 – le considerazioni di De Laurentiis: «E’ vero che l’attenzione generale sembra rivolta alla sfida con la Juventus: è una grandissima squadra, la affrontiamo da quando eravamo in serie C, spesso abbiamo vinto e qualche volta abbiamo perso. Però ci siamo sempre divertiti, è una gara sentita, sarà una bella gara ma….».
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro