Il De Laurentiis pensiero di fine anno è soprattutto un pensiero, positivo, rivolto al 2014. L’indovinello di mercato: «Da due mesi stiamo negoziando un contratto, ma non ci danno ancora una risposta il club e il giocatore. Per l’Epifania dovremmo sapere…», uno dei punti toccati dal presidente nel suo intervento a Radio Kiss Kiss. Il riferimento dovrebbe essere ad Antonelli del Genoa, giocatore sul quale il Napoli sta lavorando da tempo. Mercato, le strategie: De Laurentiis spiega come si muoverà il club azzurro a gennaio. «Parlo di una finalizzazione di ciò che serve. Bisogna considerare che per comprare e vendere bisogna essere in due. Penso ad esempio a qualche calciatore che gioca ancora in Champions mentre noi siamo stati eliminati». Il presidente aggiunge: «Prometto il massimo nel rispetto del fairplay. Nel 2014 saremo ancora più competitivi. Benitez conosce bene i giocatori che fanno al caso nostro, ma bisogna verificare le altre società che non vogliono vendere ora e la volontà del giocatore. Abbiamo un ottimo settore scouting, una disponibilità economica e un tecnico bravissimo: se sono rose fioriranno, ma non compriamo per comprare. Abbiamo dei ruoli su cui intervenire, ma se ci sono talenti interessanti in prospettiva proviamo comunque ad intervenire. Bisogna differenziare gli acquisti prospettici dagli immediati. Quelli prospettici sono necessari, altrimenti la squadra invecchierà e avremo un’età media di 37 anni. A giugno è più facile intervenire, mi piacerebbe farlo già adesso perchè abbiamo l’opportunità economica». Napoli competitivo negli anni, questo la volontà di De Laurentiis. «Il Napoli è come la Ferrari. Fa bellissime gare, a volte vince, altre perde ma è sempre ai vertici e anche noi lo siamo da diversi anni. Il bilancio del 2013 ci deve fare piacere. Siamo arrivati secondi nello scorso campionato, abbiamo giocato una Champions da protagonisti e siamo stati eliminati con 12 punti, un record. A Natale siamo terzi e abbiamo due punti in più rispetto allo scorso anno quando non avevamo la Champions». Bilancio che De Laurentiis definisce positivo anche in riferimento ai risultati parametrati al fatturato delle società, altro argomento toccato dal patron. «Il tifo è tifo, il tifoso ha un codice personale vuole vincere. Bisogna ricordarsi però che siamo partiti come un nuovo club costituitosi dal nulla: il Napoli non esisteva più. Il Napoli di Maradona fa parte del passato che non si dimentica. Nel frattempo sono venute fuori tante altre verità, non si riesce a fare certi fatturati e non si riesce ad essere competitivi con gli altri club in Europa. Abbiamo sposato il fair play finanziario e siamo riusciti a fare con meno quello che altri hanno fatto sperperando milioni. Record di punti nella storia del Napoli, ottimi risultati con meno della metà del fatturato della Juve». Un passaggio sulla legge degli stadi. «Non userò la legge sugli stadi che è stata varata e non la userà nessun altro. Il principio di questa legge era di far crescere il calcio in Italia e invece questa legge sugli stadi ha tagliato le gambe alla crescita».
Fonte: Il Mattino
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